Avevamo già qui pubblicato la notizia, nell’imminenza della presentazione, di BIKE-UP. E’ questo il titolo della manifestazione che è stato il primo festival europeo della bicicletta elettrica andato in scena a Lecco nella scorsa fine settimana, precisamente da venerdì 30 maggio a domenica 1 giugno.
Per tre giorni, nel centro urbano, la città lariana è stata animata da molteplici iniziative che si sono susseguite con continuità anche in altri sedi distaccate del territorio cittadino con, al centro, sempre, la bicicletta elettrica.
Vari produttori dello specifico settore, italiani e moltissimi provenienti dall’estero, hanno esposto la loro gamma con i differenti modelli in produzione che hanno attirato l’’attenzione di un gran numero di visitatori ai quali è stata offerta pure l’opportunità di provare sul campo le varie proposte. E’ stato riscontrato un vero, partecipato interesse interattivo anche per gli eventi, le mostre in tema, le conferenze e gli spettacoli che hanno variamente animato i tre giorni della bici elettrica a Lecco. Un’iniziativa che è stata validamente supportata dalla municipalità lecchese che, per le caratteristiche del suo territorio, vede nella bicicletta elettrica un valido strumento di mobilità urbana fruibile da una larghissima fascia della popolazione. L’inaugurazione ha visto l’intervento di un lecchese d.o.c. come Antonio Rossi, sportivo di grande levatura, campione olimpico e mondiale nel canottaggio-kayak, ora assessore allo sport della Regione Lombardia e grande appassionato, e pure praticante assiduo, della bicicletta.
La manifestazione ha pienamente centrato il bersaglio che era alla base dell’iniziativa e che si prefiggeva, in prima istanza, di fare conoscere le molteplici valenze e possibilità di utilizzo delle biciclette a pedalata assistita la cui evoluzione tecnologica è sempre in rapido e costante miglioramento a beneficio di sempre più ampie fasce d’utenti. I mezzi a pedalata assistita facilitano la mobilità su due ruote, sia urbana, sia extra-urbana, e non solo per un’utenza diciamo matura ma offre pure un’ampissima gamma di possibilità di fruizione, praticamente ancora inesplorate, anche per i giovani, sia in pianura, sia – soprattutto – in salita. E tale interesse anche giovanile è stato un dato di fatto espresso in modo tangibile e registrato con piacere dagli organizzatori e dai produttori del settore. Si tratta pur sempre di pedalare, magari ricorrendo al lecito “aiutino”, per una tecnologia a disposizione di un’estesissima platea di utenti. Nuove opportunità che sono state individuate e divulgate con prontezza e interesse da vari organi d’informazione con l’eccezione di qualche mezzo, proprio del settore, “ingessato” e paludato nel suo copione di sempre, già scritto, preferibilmente sempre, da altri.
E’ un po’ di nuovo che avanza con tecnologia sempre più raffinata ma, al tempo stesso sempre più accessibile e popolare anche in termini di costi, che può avvicinare alle due ruote altri e nuovi utenti della bicicletta.
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g.f.