Ricaricate le batterie e riempito il serbatoio energetico con qualche strappo alla regola nel giorno di riposo, ci sentiamo pronti per affrontare l’allenamento di oggi che prevede esercizi altamente tecnici in cui è fondamentale avere un professionista che pedala al proprio fianco per la loro corretta esecuzione.
Colazione come abbiamo imparato a fare nei giorni passati, facendo tesoro delle dritte fornite dal Ferri e da”Angein”. Prima della partenza Angelo, con dovizia di particolari, ci spiega e illustra quanto importante sia eseguire l’esercizio in maniera ottimale tanto nella tecnica esecutiva quanto nei tempi di recupero, per allenarci in maniera consona al modello prestativo della nostra disciplina, il ciclismo di endurance.
Il lavoro di perlustrazione costante delle cartine e dei migliori percorsi da effettuare svolto da Andrea, ci fa dirigere decisi verso la “costa del silencio”, nome molto appropriato perché sembra essere nettamente la parte dell’isola meno trafficata.
Dopo 4 giorni di permanenza a Tenerife abbiamo imparato a conoscere i versanti più adatti per salire, laddove la strada presenta caratteristiche più idonee per lo svolgimento degli esercizi. Abbiamo l’imbarazzo della scelta, qui la salita non manca proprio.
Iniziamo con il primo lavoro di giornata: il”Sitting and standing”. Angelo aziona il timer del proprio computer da bici e scandisce con voce decisa i tempi. All’intensità personale prestabilità con i test del primo giorno, questo esercizio prevede l’alternanza di tratti a scadenze precise da affrontare in piedi sui pedali e tratti da affrontare da seduti cambiando cadenza di pedalata. L’esercizio dura in totale 10 minuti e sembra facile, quasi da scuola di ciclismo per giovanissimi: in realtà dopo 4 minuti i partecipanti denotano una certa difficoltà a mantenere forzatamente una posizione in piedi sui pedali per più di un certo periodo.
Dopo l’esercizio e dopo 4 giorni di permanenza sull’isola,abbiamo già i nostri punti fermi, come il luogo in cui ci fermiamo per la prima mini pausa dedicata ai rifornimenti idrico salini: si suda molto data la temperatura elevata. I due professionisti ricordano a tal proposito l’importanza degli elettroliti che devono essere integrati nei liquidi durante l’allenamento, in particolar modo con queste temperature.
Belli brillanti, aggressivi al punto giusto si parte per il lavoro di Interval training. Sulla scia dei concetti espressi la serata precedente - quando si è parlato di allenamento specifico con i watt e del perché, in che modo e a che scopo si effettuano - i ciclisti affrontano delle ripetute ad alta intensità di potenza, alternate a dei recuperi con scadenze e durate prestabilite.
L’intensità in watt della ripetuta è anch’essa determinata da Angelo in base alla potenza alla soglia di ogni atleta, indivuata il primo giorno in occasione dei test.
Come per tutti gli altri allenamenti, gli atleti vengono filmati con la telecamera per la video analisi tecnica serale e “coccolati” dai 2 ex prof che si preoccupano che tutta avvenga nel migliore dei modi.
Terminato il lavoro gli atleti sembrano aver fatto buone scorte di acido lattico, ma l’adrenalina prodotta da emozioni nuove per un lavoro molto diverso da come erano stati abituati ad allenarsi fino ad ora, fa presto dimenticare il male alle gambe.
Giù in discesa, soddisfatti abbiamo preso l’abitudine di dare uno sguardo all’oceano per tenere alto il morale e siamo piacevolmente diventati dipendenti da quella sensazione di stare bene dentro.
Manca un solo esercizio, la progressione in salita, lo conosciamo bene, l’abbiamo già fatto, è quello di più facile esecuzione a livello tecnico, e forse quello più impegnativo a livello mentale perché bisogna stare molto concentrati per quasi 30 minuti ad un intensità sempre crescente per finire al massimo.
Gli incitamenti di Angelo e Andrea, gli incoraggiamenti a non mollare ci aiutano a portare a termine questo ultimo esercizio, aiutati anche dalla consapevolezza che una volta finito ci basterà mollare i freni e guidare la bici; la strada verso l’hotel sarà piacevolmente tutta in discesa, facciamo giusto qualche sprint per non “addormentare” troppo la gamba.
Dopodiché arriva il momento più bello della giornata, il riposo post allenamento: Angelo analizza i dati dei computer da bici e facciamo un’ora di teoria sull’analisi dell’allenamento e su come interpretare i dati di potenza rilevati per vedere se si è lavorato nella maniera corretta. Tutti pronti per domani. Obbiettivo: attacco alla cima del Teide. Le previsioni meteo però non sono dalla nostra....
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