Il secondo giorno a Tenerife si comincia a far sul serio.
2° GIORNO
MATTINO
La veemente forza dell’oceano, con il frastagliarsi delle onde sugli scogli, è per noi una soave colonna sonora che ci fa da sveglia. Il sole alle 7.30 splende già. La vista del mare ci fa stare bene,il profumo della flora locale ancora meglio: con queste premesse, sentiamo dentro che sarà una grande giornata.
Ci troviamo con gli atleti a colazione e qui gli stessi iniziano ad usufruire dei primi privilegi di condividere una settimana al fianco di due professionisti del pedale come Andrea Ferrigato e Angelo Furlan, avendo la possibilità di carpire sul campo - con un immediato riscontro pratico - tutti i consigli e le dritte fornite dai due.
Iniziamo dal primo pasto di giornata nel quale gli atleti si alimentano secondo le indicazioni dei due ex prof abbinando carboidrati proteine e grassi nella giusta proporzione. In tema di alimentazione, idratazione e integrazione, gli atleti si avvarranno poi della preziosa consulenza di Andrea ed Angelo anche durante tutto l’allenamento.
Gentleman start your engine! Dopo l’abbondante colazione partiamo in direzione nord Ovest dell’isola, per una prima fase di riscaldamento.
La seconda parte prevede 20 minuti ad alta cadenza di pedalata al ritmo personale in watt o frequenza cardiaca, che Angelo ha fornito ad ogni atleta in occasione dei test iniziali. Da affrontare c’è un percorso vallonato ma non di salita per cui, arrivati alla strada che porta a Santiago del Teide, facciamo un’inversione di marcia (rispettando il codice della strada ovviamente).
Prima della sosta tecnica per espletare i bisogni fisiologici, restiamo ammaliati da ciò che si presenta ai nostri occhi: siamo a Los Gigantes, località così chiamata per le omonime scogliere che sono davvero impressionanti per via della loro notevole altezza, che può arrivare fino a 800 metri a picco sull’Oceano Atlantico.
Molto suggestivo il contrasto tra le enormi onde dell’oceano Atlantico e le possenti scogliere di roccia lavica. Rinfrancati nello spirito siamo pronti per i 20’ sulla via del ritorno, che affrontiamo con il morale alle stelle. Sensazioni ottime, i russi non erano abituati a cadenze sopra le 100 pedalate al minuto e ce lo fanno capire dalla lingua che espongono in maniera palese finito l’esercizio, leggermente meglio gli italiani.
Con nostra sorpresa capiamo che la parte Ovest dell’isola è molto trafficata, quindi via verso los Cristianos, da dove partiamo per il secondo lavoro di giornata lo sviluppo della forza resistente in salita.
Angelo ha previsto un programma di ripetute medio corte (2 minuti) ma con un impegno sub massimale nell’applicazione della forza. Gli atleti imboccano la strada che porta al Teide, ma oggi effettueremo solo una parte della lunga salita.
Le prime ripetute sono dedicate alla perfetta esecuzione tecnica. Angelo e Andrea, con la massima cura e professionalità, illustrano agli atleti la corretta esecuzione e li correggono negli aspetti da migliorare. Angelo riprende gli atleti con la telecamera per raccogliere materiale da esaminare nei briefing teorici serali. Finita la ripetuta, ci accorgiamo che sono già volate quasi 3 ore e la lancetta della benzina è già sul rosso; è il momento di riempire il serbatoio con una succulenta fetta di “tarta de manzana”, di bere qualcosa e scambiare opinioni tecniche e non sull’allenamento che stiamo effettuando.
Discesa veloce verso Playa de las Americas, dove Angelo filma con la telecamera gli atleti in azione, per aiutarli nel miglioramento tecnico della guida della bici in situazioni di alta velocità. In un attimo raggiungiamo il blu dell’oceano che ci lascia senza fiato, ci sentiamo ispirati per affrontare l’ultimo allenamento di giornata che prevede ritmo intervallato da sprint. Andiamo veloci, impegnati ma senza esagerare: sono già volate 5 ore di training di qualità; i grandi sorrisi sul volto di tutti, lo sguardo soddisfatto dei partecipanti ci fanno capire che stiamo procedendo alla grande.
POMERIGGIO
Al pomeriggio, dopo esserci alimentati secondo le indicazioni di Andrea ed Angelo, dopo lo stretching e il riposo, gettiamo uno sguardo all’esterno, il sole scotta, l’asciugamano chiama… ma sì qualcuno dovrà pur farla questa brutta vita! Costume indossato e via a prendere il sole. In questa situazione ci starebbe bene anche una bella birretta. Detto fatto. Un piccolo strappo alla regola possiamo farlo oggi, ce lo siamo meritati. Anima e corpo ringraziano!
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