Stefen KÜNG. 10 e lode. Il 30enne svizzero torna a fare quello che sa: andare forte. In questa Vuelta è stato molto reattivo e la crono conclusiva conferma che non solo termina in crescendo, ma in salute. Il suo tempo? 26’28” alla media di 55.755 km/h. Si vince la crono finale e finalmente dopo tanti contrattempi se la può godere. E con lui anche i fratelli Gastaldello della Wilier Triestina, che per lui hanno preparato un vero gioiellino.
Primoz ROGLIC. 10 e lode. Lui si prende la Vuelta e regala il primo Grande Giro alla Red Bull. E per un toro rosso cosa c’è di meglio della maglia rossa della Vuelta? È il battesimo e Primoz ne è l’officiante.
Ben O’OCONNOR. 9. Fa l’undicesimo tempo e mette il punto esclamativo alla sua Vuelta. Un secondo posto di valore che si va ad aggiungere ad un quarto fatto al Giro. Non dimentichiamolo, Ben è arrivato 4° anche al Tour, nel 2021.
Mattia CATTANEO. 9. L’hanno frenato, lui che è abituato a tirare. Oggi doveva fare da solo e fa un tempone a conferma di una condizione ottimale. 27’10”, alla media di 54.322 km/h. Insomma, se non c’era Stephan e Primoz...
Filippo BARONCINI. 9. Zitto zitto si toglie la soddisfazione di salire per un attimo sulla poltroncina. Il ragazzo della Uae fa un’ottima prova: 27’11” alla media di 54.267 e alla fine è quarto.
Mauro SCHMID. 8. Meritava chiaramente una vittoria il 24enne svizzero della Jayco AlUla, ma non si dà per vinto e prova a colmare la lacuna correndo una crono di livello, riuscendoci. Su quella sedia incandescente ci rimane per un po’. Per lui un ottimo 27’14” alla media di 54.267 km/h).
Edoardo AFFINI. 6,5.Sceglie di montare entrambe le lenticolari, nonostante non manchino folate di vento. L’inizio non è dei più facili. La pedalata non sembra essere quella dei giorni migliori. La bici sbanda più volte, poi, dopo i primi 8 km sembra trovare pace e la sua pedalata si fa più redditizia, ma non è sufficiente. Conclude la sua prova con un 27’34” (53.537 km/h).
Marco FRIGO. 7. Ha disputato una Vuelta di assoluto livello e la conclude con una prova all’altezza.
Victor CAMPENAERTS. 6,5. Il futuro Visma (un triennale fino al 2027) ci impiega molto poco a far scendere dalla seggiolina Edoardo. Il belga a differenza dell’azzurro, sceglie la lenticolare posteriore e quella a basso profilo. Chiude in 27’22” (53.903 km/h).
Mattias SKJELMOSE. 7.Non solo difende la maglia di miglior giovane, ma guadagna anche una posizione in classifica generale: 5°
David GAUDU. 5. Ha voluto tutta la squadra per sé, facendo fuori di fatto Demare. In salita fa fiammate, ma poi si ingolfa. A cronometro, lasciamo perdere.
Robert GESINK. 8. È la sua ultima corsa, il suo ultimo traguardo. Potrebbe fare una semplice passerella, invece onora la corsa fino alla fine. Da applausi, come la sua carriera.