Tadej Pogacar probabilmente non attaccherà oggi sui Pirenei, giocherà in difesa aspettando la mossa di Vingegaard e della sua squadra. Lo sloveno è in maglia gialla e il suo compito sarà quello di difendere il vantaggio che ha sul danese, che attualmente è terzo in classifica generale con un ritardo di 1’14”.
«Finora non abbiamo fatto molte tappe di montagna, solo una – ha detto lo sloveno ieri in conferenza stampa -. Considerando la situazione della classifica generale, ora possiamo correre un po’ sulla difensiva. Vorrei vincere la tappa, ma non spenderò troppe energie per farlo perché ci saranno i Pirenei anche domenica».
Dovrà essere la Visma – Lease a Bike ad attaccare e Vingegaard molto probabilmente lo farà nell’ultima salita. Pogacar ha perso ieri un uomo importante, Ayuso, ma sa di poter contare su altri corridori che cercheranno di tenerlo lontano dai guai.
«È sempre un peccato perdere un compagno, questo è certo. Ma continuiamo ad avere una squadra molto forte. Abbiamo Tim Wellens, che fa un ottimo lavoro, poi ci sono Nils Politt, Marc Soler e Pavel Sivakov, che sono sempre presenti quando ne abbiamo bisogno. Non dobbiamo poi dimenticare Joao Almeida e Adam Yates che sono nella forma migliore della loro vita. Non mi faccio prendere dal panico, anche se abbiamo un uomo in meno. Non è perfetto, ma rimedieremo».
La tappa di ieri con arrivo a Pau è stata abbastanza movimentata, in particolare con Yates che era entrato nel gruppetto in fuga. Nonostante l’arrivo adatto ai velocisti, Pogacar ha preferito rimanere davanti e fare la volata, chiudendo in nona posizione.
«Avevo buone gambe e mi sono trovato in un'ottima posizione e ho visto la possibilità di entrare nella top 10, che è sempre una buona cosa per un ciclista. Non dovete preoccuparvi per quello che faccio, sono sempre rimasto calmo, nella mia zona di sicurezza, nella mia bolla. Avevo le idee chiare, potevo spingere sui pedali senza alcuno stress ed è quello che ho fatto».