Per Filippo Ganna questo Giro d’Italia ha un sapore diverso, perché partirà dal suo Piemonte e questo per lui è un valore aggiunto. L’azzurro non vuole guardare ad un futuro troppo lontano e per questo i suoi pensieri sono tutti per la corsa rosa e per quelle due prove a cronometro dove vuole arrivare primo. Le Olimpiadi saranno un appuntamento importante, ma per il momento tutto è rivolto alle tre settimane in cui attraverserà l’Italia e si impegnerà ad aiutare il suo capitano, Geraint Thomas, ad arrivare sul podio di Roma. La prima tappa assegnerà anche la maglia rosa e a Ganna piacerebbe il giorno dopo passare sulle strade della sua regione con quel simbolo, che ha già indossato nel 2020, ma sarà difficile perché i suoi avversari sono tanti e forti e il percorso non è dei più semplici.
«Conosco le strade ma in gara è tutto differente, ci sono avversari che possono metterti in difficoltà, ma si cercherà di fare tutto il possibile per provarci e se ci dovessi riuscire si festeggerà. Ma il giorno dopo a Oropa sarà molto impegnativo e penso che verrà affrontato dagli uomini di classifica come un primo test e arrivare a Novara con la maglia rosa sulle spalle penso che sia veramente difficile».
Ganna è il favorito per le due tappe a cronometro, ma anche negli arrivi veloci ha dimostrato di saper essere competitivo e per questo, potrebbe trovarsi a vestire anche la maglia ciclamino della classifica a punti. C’è la cronometro di Perugia il 10 maggio e poi quella di Desenzano del Garda il 18 che sembra essere perfetta per il piemontese. «Le cronometro di solito come quella di Desenzano mi piacciono molto – ha detto Ganna in conferenza stampa -. E’ una cronometro nella quale, se ci arrivi con una gamba buona e una condizione buona, puoi esprimere veramente tutto te stesso. Per quanto riguarda le tappe in volata, con i velocisti puri per me sarà complicato perché io non sono un velocista e non è neanche il mio ruolo. Quando ho fatto la Vuelta ci siamo arrivati vicino, ma con i chilometri che ci sono quest'anno sarà difficile, però siamo venuti per provarci e vediamo quello che potrà succedere. Ma voglio anche dire che non sono venuto per conquistare la maglia ciclamino, ma sono venuto per dare aiuto ai miei compagni e se ci riuscirò vorrei ottenere qualche risultato per me».
Per Ganna partire dal Piemonte sarà emozionante, non solo perché è la sua regione, ma perché sono tanti i ricordi che ha della corsa rosa, legati in particolare a Torino dove nel 2021 arrivò primo nella prova contro il tempo, lasciandosi alle spalle Affini e Foss.
«Partire per un Giro d'Italia con gli italiani a bordo strada, per me che sono italiano è una marcia in più e sono felice di essere qui. Poi partire dal Piemonte, che è la mia regione, è veramente emozionante. Si torna a Torino, dove nel 2021 ho fatto una bellissima cronometro ma la tappa quest'anno sarà molto impegnativa».
Al Giro del 2020 abbiamo visto uno dei migliori Ganna di sempre e tutti, sperano di poter vedere il ragazzo di Verbania ancora più forte, anche se questo è l’anno olimpico e i programmi per lui potrebbero essere diversi, così come gli obiettivi, spostati sulla prova di agosto. «Nel 2020 sono stato molto competitivo, però il Giro del 2024 deve ancora cominciare e dobbiamo vedere quello che accadrà. Per il momento sono al Giro e penso al Giro e quando si passerà il traguardo di Roma si penserà a tutto quello che verrà dopo».