E’ stato inaugurata oggi in Belgio la Maison du Cyclisme, il nuovo museo del ciclismo ai piedi del Col de la Redoute ad Aywaille e dedicato alla Liegi-Bastogne- Liegi. Belgio e Francia insieme adesso possono vantare tre musei dedicati alle Classiche Monumento e così, dopo le sale espositive dedicate al Giro delle Fiandre ad Oudenarde e il bellissimo museo dedicato alla Parigi-Roubaix e gestito dall’associazione Les Amis de Paris-Roubaix, adesso è nata la Maison du Cyclisme in onore della Doyenne. Tanti gli ospiti presenti all’inaugurazione e tra questi Eddy Merckx, il figlio Axel e Philippe Gilbert. Per il Cannibale quella di oggi è stata la prima uscita ufficiale dopo l’intervento fatto all’intestino a fine marzo. Il Cannibale, apparso molto dimagrito, si sente bene e ha voluto rassicurare tutti i presenti sul suo stato di salute.
«E’ andato tutto bene – ha raccontato Axel Merckx, figlio di Eddy - Non bisogna dimenticare che presto compirà 79 anni, quindi le cose per lui vanno un po' più lentamente. Ha un bell'aspetto e non si sente male, è bello vederlo di nuovo in piedi».
Il Cannibale è ad oggi l’unico corridore che nella sua carriera è riuscito a vincere 3 Classiche Monumento nella stessa stagione e questo primato potrebbe essere condiviso solo con Mathieu van der Poel, se domani l'olandese sarà in grado di vincere la Liegi-Bastogne-Liegi, dopo aver conquistato Fiandre e Roubaix. Nel 1969 Merckx fece la tripletta con Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre e Liegi-Bastogne-Liegi. Nel 1972 conquistò il Giro delle Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia e nel 1975 fu primo nella Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre e nuovamente la Liegi-Bastogne-Liegi. Il campione belga, dopo l’intervento fatto lo scorso 26 marzo, durante la convalescenza trascorsa a casa ha seguito con molto interesse le corse e pensa che per la Liegi di domani il favorito numero uno sia Tadej Pogacar.
«Anche se la gente dice che si è salvato all'Amstel, ho pensato che Mathieu in quella gara fosse un po' meno fresco – ha detto Merckx –, Questo è perfettamente normale, dopo gli sforzi che ha fatto al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix. Anche per un campione come lui, dopo un po’ la cosa inizia a pesare. Ecco perché penso che Pogacar sia più favorito per vincere, lui ha il vantaggio della freschezza».