Il Belgio guida la graduatoria per nazioni nella storia della Parigi-Roubaix con 57 vittorie, davanti alla Francia (28), mentre al terzo posto si trova l’Italia che nelle 120 edizioni della Regina delle Classiche fin qui disputate ha conquistato 14 affermazioni.
Sono 12 i paesi che vantano almeno un trionfo. Il migliore azzurro tra i 9 che hanno primeggiato nell’Inferno del Nord è Francesco Moser, dominatore dal 1978 al 1980 per tre edizioni di fila e in grado di salire sul podio ben 7 volte (compresi anche i secondi posti del 1974 e del 1976 e i terzi del 1981 e del 1983). L’ultimo sigillo italiano è stato di Sonny Colbrelli nel 2021.
Sono 90 i corridori che hanno centrato affermazioni nella storia della Parigi-Roubaix. I migliori di sempre con 4 vittorie a testa sono i belgi Roger De Vlaeminck e Tom Boonen, mentre il francese Octave Lapize e l’azzurro Francesco Moser sono stati gli unici a imporsi per tre anni consecutivi. Sempre in chiave Italia le edizioni più felici sono state quelle del 1950 (primo Fausto Coppi e terzo Fiorenzo Magni) e del 1998 (successo di Franco Ballerini, seconda posizione di Andrea Tafi).
Il favorito principale per la Parigi-Roubaix 2024 è Mathieu Van der Poel, di fronte ad un vero appuntamento con la storia. Il fuoriclasse olandese in caso di successo sarebbe il dodicesimo di sempre a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della Regina per almeno due anni consecutivi, diventerebbe il corridore in attività con più vittorie nelle Classiche Monumento (al momento condivide la leadership con Pogacar a quota 5 sigilli) e soprattutto eguaglierebbe l’impresa compiuta nel 1962 da Rik Van Looy, l’unico capace di aggiudicarsi nello stesso anno Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix da Campione del Mondo in carica. Il belga in quella stagione si era preso anche la Gand-Wevelgem, mentre Mathieu nel suo 2024 vanta l’acuto alla E3 Saxo Classic.
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