Alla Parigi-Nizza c’è ancora tempo per ribaltare la classifica generale e le possibilità di vittoria per Remco Evenepoel si giocheranno tutte nei 109 km di oggi. Con un secondo posto a La Madone d'Utelle, il belga ha rosicchiato 27 secondi al leader della classifica generale Brandon McNulty, ma tra lui e la maglia gialla rimane ancora una differenza di 36 secondi, oltre ad altri due avversari che lo precedono come Jorgenson e Skjelmose.
«Naturalmente avrei preferito sprintare per vincere la tappa, ma Vlasov ha mantenuto quel margine di vantaggio sufficiente a far sparire i dieci secondi bonus – ha raccontato Remco al termine della settima tappa -. La possibilità di vincere una tappa adesso si è ridotta a una su otto e non è molto. Se domenica sera potremo tornare a casa con qualcosa di buono, allora sarà stata un’esperienza molto positiva la mia prima volta alla Parigi-Nizza. Negli ultimi giorni si sono verificate alcune situazioni un po’ sfavorevoli, come con quella grandinata nella cronometro a squadre e venerdì è stata colpa mia. Ma posso dire che è ancora possibile vincere la Parigi-Nizza».
La penultima tappa della corsa francese non è stata facile e nonostante l’ottimo lavoro della Soudal-Quick Step, Evenepoel non è riuscito a prendere la vittoria. «Abbiamo fatto una gara perfetta tatticamente, Vlasov è riuscito a staccarsi grazie ad un po' di stanchezza degli altri. Anche se ha preso dei secondi, guardo alla classifica finale con fiducia».
Nella classifica generale alle spalle dello statunitense, c’è Jorgenson a 4 secondi e poi Skjelmose a 35 e a seguire Remco Evenepoel. Il fiammingo è convinto però, che la vittoria potrebbe andare all’americano della Visma-Lease a Bike.
«Lo scorso anno è arrivato quinto nell’ultima tappa ed è già arrivato ottavo nella classifica finale. Per questo penso che sia capace di fare veramente qualcosa domani. Abbiamo visto anche cosa sa fare nelle Classiche e non ho visto un solo momento di debolezza da parte sua. Sarà importante accerchiarlo completamente per poterlo tenere lontano dal successo».
Oggi il gruppo dovrà percorrere 109,3 chilometri, con sei GPM, i primi tre di seconda categoria e poi uno di prima categoria per arrivare quindi al Col d'Èze, dove c'è il bonus per lo sprint. Superato il durissimo Col de Quatre Chemins, all'arrivo mancheranno esattamente nove chilometri, prevalentemente in discesa. «Certamente è ancora possibile vincere, ma dovrà essere fatto in modo intelligente. Sarà una tappa super esplosiva e io voglio vincere. Non penso che si debba aspettare di arrivare all’ultima salita, perché è abbastanza ripida e poi ci sarà solo discesa. Dovremo elaborare un buon piano per domani».
La tappa sarà sicuramente interessante e i colpi di scena non mancheranno. Evenepoel spesso ha fatto vedere al mondo intero la sua determinazione quando attacca da lontano e oggi il belga potrebbe decidere di regalarci un altro dei suoi spettacoli.
«Le sensazioni sono molto positive e sento che sto migliorando poco a poco. Le condizioni atmosferiche sono state pessime negli ultimi due giorni, ma non ho avuto mai freddo, anche quando ero al limite sulla salita finale. Non credo di aver perso molto in termini di energia nel corpo. Alla fine, come sempre saranno solo le gambe a parlare».