Andrea ha 35 anni, Matevz ne ha 23. Corrono entrambi nella Bahrain Victorious e al Giro di Polonia l'esperto Andrea sta facendo il pesce pilota del giovane Matevz. Al termine della corsa polacca, avranno un aereo per Glasgow da prendere.
Partiamo da chi è sicuro al 100% di essere ai nastri di partenza iridati. Per un Matej che rinuncia, c'è un Matevz che andrà a comporre la truppa di Tadej. Parliamo di Govekar, che dopo la trafila giovanile nella sua piccola grande Slovenia ha fatto un paio d'anni lì da dilettante prima di passare a Continental nel 2021 con la Tirol KTM. Con gli austriaci, stesso vivaio di Felix Engelhardt, ha conseguito diversi piazzamenti, tra cui un quinto posto al trofeo Matteotti, e nel 2022 è diventato professionista col team bahreinita. Morale: seconda piazza al campionato nazionale sloveno, vittoria della quarta tappa della Vuelta a Burgos e nono posto al Mondiale di Wollongong Under 23. In questa stagione: quinto posto a Le Coteau nel Delfinato (in una volata vinta da Laporte) e quarto nel campionato sloveno, perdendo lo sprint per il podio contro Mohoric, suo capitano qui in Polonia. Abbastanza per guadagnarsi la chiamata del c.t. Hvastija: «In questi giorni corro con Matej, domenica per Tadej: davvero una bella settimana, non vedo l'ora di correre questo Mondiale! - ci ha detto Matevz Govekar -. Saremo una bella squadra attorno a un Pogacar che arriva bene dal Tour de France. Che corridore sono? Direi un "velocista resistente", sto lavorando sia per reggere sulle salite meno impegnative che per migliorare la volata di gruppo». Così Mohoric su di lui: «Un giovane molto promettente, gli serve naturalmente esperienza per vincere tante corse, ma sta imparando molto bene e siamo felici di averlo con noi. Il Mondiale sarà un'esperienza importante nella sua formazione».
Da un aspirante corridore da classiche a uno che nella sua vita ciclistica si è reso adatto a tutti i terreni, e spera in un culmine mondiale. L'Andrea di questa storia, che di cognome fa Pasqualon, è nell'elenco dei nove del c.t. Bennati. A partecipare alla corsa in Scozia però saranno in otto, uno verrà "tagliato" ovvero retrocesso a riserva. Andrea Pasqualon dovrà quindi aspettare la vigilia per sapere se, dopo 13 anni di onorata carriera, coronerà oppure no il sogno di tanti. Nel frattempo c'è da pensare al termine del Giro di Polonia, con la crono di Katowice oggi e la passerella finale di Cracovia domani, dove il corridore veneto sarà ancora una volta l'ultimo uomo di Govekar. Magari con la speranza di poterlo essere due giorni più tardi per un Trentin o chi per lui: di sicuro fa parte della spedizione azzurra, e poco non è.