Oggi si corre la prova a cronometro femminile dei campionati italiani ed Elena Pirrone è intenzionata più che mai a fare bene. La ventiquattrenne bolzanina dalla stagione 2023 corre nel team World Tour della Israel Premier Tech e le corse contro il tempo sono sempre state la sua specialità: nel 2017 nella categoria junior si era regalata una preziosa maglia iridata che rimane uno dei tesori più cari che la lega al ciclismo. Nei scorsi giorni Elena ha corso il Tour de Suisse, la corsa tappa elvetica distribuita su quattro frazioni che le ha permesso di mettersi veramente alla prova.
«Questi giorni in Svizzera sono andati molto bene, le tappe potevano anche essere alla mia portata, ma qui il mio obiettivo era quello di fare ritmo e soprattutto capire come stessi fisicamente. Sinceramente sono sorpresa perché non pensavo di avere questo tipo di forma, significa che sto lavorando bene e tutto questo mi da speranza in ottica dei prossimi appuntamenti. Non è una stagione facile per me, ma sento che sto ripartendo» ci ha raccontato Elena che arriva da un periodo non facile. Da alcuni mesi infatti ha iniziato a soffrire di un fastidio alla schiena che non le ha dato tregua, un problema in via di risoluzione, ma che l’ha costretta ha dare forfait a molte gare a dover interrompere la preparazione. «E’ brutto quando si corre e non si può dare il massimo, avevo fatto un’ottima preparazione, ma effettivamente non ho mai potuto dimostrare di essere della partita. Facevo fatica a spingere in bici e spesso sono stata costretta a mollare a metà gare, non è bello perché si rischia di soffrire anche mentalmente. Alla Vuelta Burgos per esempio sono stata in fuga per tutta la prima tappa, stavo bene e poi il giorno dopo sono stata costretta a ritirarmi. Le ultime gare in Spagna però mi sono servite per macinare chilometri: ho corso la Vuelta in supporto della squadra e poi il Navarra dove ho avuto ottimi segnali».
Dopo il blocco di corse spagnole la portacolori del team Israel Premier Tech è andata in altura dove ha portato avanti dei lavori specifici per prepararsi al meglio ai grandi appuntamenti di stagione. Era da sola a Livigno dove ha lavorato allenandosi e anche con la testa mentre la squadra, seppur da lontano non ha mai mancato il suo supporto. «Durante il periodo in altura a Livigno ho lavorato molto e penso che al Tour de Suisse i risultati si siano visti. La prova che mi preoccupava di più era la cronometro perché era il vero banco di prova, ne esco veramente soddisfatta. Non era una gara cortissima e la tipologia del percorso è poi molto simile a quella dell’italiano anche se nella prova tricolore si parte in salita e si arriva in pianura. Dopo l’esperienza in Svizzera sono veramente ottimista, spero di poter fare una buona gara, il mio obiettivo sarà quello di entrare nella top 5, spero di riuscirci» spiega Elena che oggi sarà proprio al via della prova a cronometro per cui ha un amore speciale, si corre non lontano da casa e sicuramente saranno in molti a tifare per lei.
Domenica invece sarà il turno della prova in linea, la corsa del tutto contro tutti. come ci dice Elena, il caldo sicuramente farà la differenza, ma la bolzanina vuole comunque dire la sua. «Siamo ad un’ora da casa mia, ma tra le gare in Spagna e l’altura non ho avuto il tempo di visionare per intero il percorso. Nella prova in linea c’è una salita con pendenze non impossibili, ma sarà da affrontare 4 volte. Secondo me a condizionare fortemente la corsa sarà il caldo che in questi giorni sta diventando praticamente insopportabile. È difficile fare una previsione perché non ci sono grandi squadre che possono tenere effettivamente sotto controllo la corsa, siamo tutte contro tutte come in una lotteria. Ci saranno sicuramente un sacco di scatti e io proverò ad essere della partita» ci dice prima di salutarci. Le speranze e i sogni sono tanti, combatterà per il tricolore con tutte le sue forze e poi sarà il turno del Giro dove proverà a puntare ad una tappa.