Eleonora Camilla Gasparrini ha tagliato il traguardo urlando al cielo e poi si è lasciata andare a tutta l’emozione. Per la ventunenne del Uae Team Emirates la vittoria nella terza tappa del Tour de Suisse Women è stata un’autentica liberazione, il primo successo nel world tour di una carriera che è già di spessore. Eleonora è il presente e il futuro del nostro movimento e oggi ha dimostrato che ha assolutamente le carte in regola per tenere testa alle grandi e prendersi tutta la scena del palcoscenico internazionale.
«Non riesco proprio a realizzare quello che ho fatto - ci ha detto immediatamente Eleonora dopo il traguardo -: è bellissimo, è come un sogno che improvvisamente diventa realtà. Mi sono letteralmente liberata, in questa stagione sono arrivati molti piazzamenti, eppure sentivo che mancava sempre qualcosa per vincere, non ero mai soddisfatta al 100%. Ho lavorato tanto con la squadra, ho imparato a fidarmi di più delle mie compagne, ma anche ad avere consapevolezza nei miei mezzi. Dopo il traguardo continuavo a ringraziare le mie compagne, mi sembrava che non fosse mai abbastanza, hanno fatto un lavoro incredibile prima andando a chiudere sulla fuggitiva e poi traghettandomi perfettamente nella rampa finale. Sinceramente non so dove ho recuperato le ultime forze per sprintare negli ultimi metri, ma sono sicura che senza il loro aiuto non ce l’avrei mai fatta».
Sono stati 120,8 km di continui sali e scendi tra San Gallo ed Ebnat Kappel , in gruppo c’era molta tensione tra attacchi e contro attacchi che hanno poi portato via un piccolo drappello di atlete. Il finale è stato incerto fino all’ultimo anche per merito di una scatenata Urska Zigart che ha provato a mettere sotto scacco il gruppo che l’ha recuperata nelle fasi finali. Tutto si è deciso nella rampa conclusiva dove proprio Eleonora ha sbaragliato la concorrenza.
«Il finale di oggi era perfetto per le mie caratteristiche, il problema era riuscire a capire come il gruppo avrebbe affrontato i diversi gpm. Nella prima salita ho avuto delle ottime sensazioni, ho scollinato davanti ed ero nel gruppetto delle migliori anche quando una decina di atlete ha cercato di avvantaggiarsi lungo la discesa. Urska Zigart ci ha dato un bel da fare perché ad un certo punto abbiamo seriamente creduto di non poterla riprendere, io però sono sempre rimasta concentrata mi sono fidata ciecamente delle mie compagne» ha spiegato Eleonora che ha affrontato gli ultimi 100 metri facendosi largo tra il gruppo. Ad impensierirla erano Arlenis Sierra e Blanka Vas che già l’avevano battuta due giorni fa in occasione della frazione inaugurale e da cui si è presa una bella rivincita. «La rampa finale era incredibile vedevo il traguardo, sembrava vicinissimo e invece non arrivava mai. Ho cercato di mantenere la calma e di aspettare a partire, in arrivi come questo è facilissimo sbagliare e se si scatta troppo presto c’è il rischio di piantarsi. Continuavo a guardarmi intorno per capire chi era la più forte, Arlenis Sierra mi faceva molta paura perché è perfetta per arrivi di questo tipo, io ho semplicemente cercato di mettere nei pedali tutte le energie che avevo.»
È una vittoria importante quella di Eleonora anche in vista delle prossime gare, tra meno di una settimana infatti si corre la prova in linea del campionato italiano e la portacolori del Uae Team Emirates vuole assolutamente essere della partita e migliorare il quinto posto dell’anno scorso.
«Domani sarà una tappa molto dura per le mie caratteristiche, in squadra ho delle compagne molto forti e probabilmente saremo tutte per Olivia Baril che è la messa meglio in classifica, le daremo una mano per migliorare la sua posizione - ha proseguito Eleonora - ho corso questo Tour de Suisse per capire il mio stato di forma e affinare la gamba, avevo bisogno di chilometri e di sentire la tensione della gara anche in vista di domenica. I campionati italiani sono un sogno e non nascondo che ci sto seriamente pensando; il percorso è molto duro, ma oggi ho capito che posso tenere bene anche sulle sallite, esco felicissima per il risultato, ma anche consapevole che voglio giocarmela a tutti i costi»