Ci ha lasciato Osvaldo Nardini, giudice di gara che del ciclismo er adavvero appassionato. Nato a Gallicano (Lu), classe 1940, si trasferì da giovane a Lainate (Mi) e li si è appassionato allo sport delle due ruore, ma le stigmate le aveva già da buon toscano, seguendo soprattutto quella che era una stella di prima grandezza del ciclismo dilettantistico anni 70: la Lainatese, la società che aveva come sponsor “Brooklyn” la famosa gomma del ponte.
La passione ha portato Nardini ad essere anche un infaticabile collaboratore del V.S. Rho, della Biringhello e della Passirana. Insomma, dove c’era da rimboccarsi le maniche Osvaldo rispondeva “presente!” Contemporaneamente, essendo amante del rigore e della correttezza sportiva, divenne Giudice di Gara e proprio come esperto di regolamenti i suoi consigli erano i più apprezzati.
Nel 1982 ha superato brillantemente il Corso Commissari Nazionali U.C.I. (una chicca dell’epoca) così da diventare un “Arbitro” più che stimato in tutta Italia e siccome la sua competenza non passò inosservata Gianni Meraviglia non ci mise molto a formare una Commissione Regionale Giudici di Gara del C.R.L. di tutto rispetto: Meraviglia (Presidente), Monti (Segretario), Malerba, Sarto e Nardini componenti. A memoria di “certi nostalgici” forse la più completa e professionale Commissione che si possa ancora oggi ricordare ed è più che probabile che il primo (in assoluto) “software” (certamente non perfetto ma splendida novità gestionale dei lavori di Commissione e Gestione Gare ad inizio anni 1990) sia uscito sotto le sue dita così che non pochi organizzatori, anche di gare professionistiche, richiesero la sua collaborazione per la stesura dei plurimi programmi informatici e compilazioni di classifiche varie.
Poi, siccome proprio nello sport del pedale le ruote continuano a girare, ci sono stati avvicendamenti in seno al C.R.L. ma, nel momento del dover riorganizzare una situazione un “po’ critica” a livello di Giudici di Gara, il Direttivo Lombardo non ci pensò due volte a richiamare Nardini sul ponte di comando e nominarlo Presidente della Commissione. Proprio in questo suo importante incarico è stato capace di riannodare e sistemare fili consunti facendo riprendere vigore alla famiglia dei Giudici, in pratica, rimise in campo quelle capacità e prerogative dei suoi approcci iniziali presso le di sopra citate squadre dell’hinterland milanese.
Sicuramente Osvaldo, carattere pacato, con atteggiamenti schivi e sempre educati, è stato un importante riferimento per la disciplina e il rispetto delle regole sportive ciclistiche, e non solo in Lombardia.
L’estremo saluto a Osvaldo Nardini verrà dato lunedì mattina alle ore 10. 30 presso la Chiesa di San Vittore a Lainate.