Per Vittoria Guazzini si sta concludendo un 2022 bello, anzi bellissimo. È stata una stagione super quella della ventunenne toscana che ha accumulato un bagaglio di successi che farebbero invidia a chiunque. Un connubio collaudato e assodato il suo tra strada e pista, una combinazione perfetta che la fa eccellere in entrambi i terreni; nei velodromi è già una garanzia da molti anni, ma in questa stagione l’abbiamo vista letteralmente esplodere anche nelle corse in linea. Nel suo bottino stagionale figurano medagli agli europei in pista, su strada tra gli under 23, il titolo mondiale con il quartetto, la vittoria alla Bretagne Ladies Tour l’argento nella mixed relay e il primo storico titolo mondiale nella prova contro il tempo della categoria under 23.
«E’ stata una stagione bellissima anche se all’inizio non è stato facile - ci dice Vittoria facendo un po’ il bilancio del suo 2022 - nei primi mesi ho dovuto fare i conti con il recupero dell’infortunio della Parigi Roubaix 2021 e quindi non ho potuto dare subito il massimo. Per fortuna però ho fatto un’ottima preparazione, con la distanza ha dato i suoi frutti. Ho vissuto una stagione intensa in cui ho fatto tantissima esperienza, avevo degli obiettivi e sono contenta di averli raggiunti. È stata una vera e propria avventura nella quale ho vissuto tante emozioni incredibili, ma la più bella è arrivata con il titolo mondiale insieme alle ragazze del quartetto. In realtà è stato tutto molto frenetico, sapevamo che potevamo fare bene e proprio per quello tra di noi c’era più tensione del solito, stavamo andando molto bene ma avevamo una sensazione particolare: dentro di noi c’era la consapevolezza che avremmo potuto giocarci qualcosa di veramente grande. L’emozione dopo la consapevolezza di aver raggiunto quel traguardo è indescrivibile, ci siamo arrivate con tanti sacrifici, ma soprattutto insieme, unite come non mai».
Per Vittoria Guazzini il 2022 è stato il primo anno nel WorldTour, un bel salto di categoria che lei ha affrontato a testa alta, senza paura anche grazie al team Fdj Suez Futuroscope con cui ha un contratto fino al 2025. Marta Cavalli era l’altra unica italiana del team, amica da una vita, ex atleta come lei della Valcar e compagna di nazionale, è stata una di quelle certezze che la toscana ha trovato in una squadra che l’ha fatta fiorire completamente. Ora tante sfide l’attendono, ci sono le classiche, le corse a tappe, ma anche i numerosi appuntamenti in pista.
«Inizierò la stagione con il campionato europeo in pista, una tappa importantissima perché potremo conquistare punti per la qualificazione olimpica, in strada correrò in Spagna e le classiche, poi ritornerò in pista a Milton per la prova della coppa del mondo» prosegue Vittoria spiegandoci come fare entrambe le discipline sia possibile con tanta dedizione e una programmazione precisa sin dal periodo invernale. Indossare la maglia azzurra è quella spinta a fare bene, l’onore di poter rappresentare il proprio paese, quell’emozione gigantesca che è come quella della prima volta.
Quando Vittoria ci racconta della sua fantastica annata si è da poco concluso il Giro d’Onore, siamo su un divanetto del castello Visconteo di Cassano D’adda e intorno a noi c’è la creme de la creme della federazione italiana. La toscana è decisa mentre ci parla, eppure dalle sue parole traspare l’emozione, la consapevolezza di fare parte di qualcosa più grande. «Essere qui oggi con tutta la Federazione è come fare parte di una famiglia, noi non siamo solo una nazionale, siamo una squadra di amici che stanno bene insieme condividono tutto» ci dice con il petto gonfio di orgoglio.
Tra qualche giorno compirà 22 anni, la festa dopo li Natale, un po’ di tempo per restare in famiglia, ma ad attenderla ci sono già gli impegni per la prossima stagione che sembra arrivare più impetuosa che mai «L’anno prossimo sarà fondamentale, ci giochiamo la qualifica olimpica e visto il livello dovremmo farci trovare più pronte che mai» ci dice infine con la franchezza che la contraddistingue. Il 2022 è stato il suo anno speciale, ma questo è solo l’inizio di una favola destinata a proseguire.