Richard CARAPAZ. 10 e lode. La “locomotora dei Carchi” è ancora una volta puntuale, per la seconda volta in questa Vuelta: dopo Peñas Blancas Estepona due giorni fa, si ripete oggi a Sierra de la Pandera, a dimostrazione che il 29enne ecuadoriano quando punta un obiettivo difficilmente lo manca. Nella generale è 17°, a quasi un quarto d’ora, ma il corridore della Ineos e futuro sposo della Ef si toglie la soddisfazione di portarsi a casa la seconda tappa montana: e non ha finito.
Miguel Angel LOPEZ. 9. Il colombiano dell’Astana dà un segno forte e concreto in una delle tappe regina di questa Vuelta. Il pittore c’è e i suoi non sono bozze e nemmeno schizzi: oggi disegna traiettorie che sono destinate a lasciare il segno.
Primoz ROGLIC. 9. Dopo tanto patire, un piccolo passo in avanti, che non sarà importante per l’umanità, ma per lo sloveno sì. Se il giovane Remco pensava che i giochi fossero fatti, è chiaro che si sbagliava. Oggi Primoz gli ha detto che la Vuelta è ancora lontana, ma è anche maledettamente lunga e tutto può ancora succedere.
Joao ALMEIDA. 8. Rigurgito d’orgoglio del portoghese, che oggi staziona costantemente nelle zone alte della classifica. Un quarto posto importante, che dice che per questo finale aperto ed entusiasmante può esserci anche lui.
Carlos RODRIGUEZ. 8. Il talentuoso ragazzo spagnolo della Ineos tiene botta, e rispondendo colpo su colpo, subendo qualche colpo, ma nessuna botta.
Enric MAS. 8. Ormai lo spagnolo staziona lì, in difesa del suo terzo posto. È forse il vero simbolo di questa resistenza, sempre con un minutino di vantaggio su Rodriguez, che comunque il podio lo vuole.
Remco EVENEPOEL. 5. È la sua prima vera sconfitta patita in questa Vuelta. La prima vera giornata di difficoltà e paura. Alla fine, bisogna anche dirlo, amministra lo stato di crisi con acume e lucidità, anche se nella testa le scorie di questa battuta d’arresto restano.
Juan AYUSO. 8. Il bimbo spagnolo è sempre lì – nonostante una foratura nel finale - questa volta alle spalle di Evenepoel. Intanto però difende con i denti il suo 5° posto nella generale e per un ragazzo di 19 anni al suo primo grande giro della carriera è davvero tanta roba.
Filippo CONCA. 8. Il 23enne ragazzo lombardo della Lotto Soudal entra nella fuga di giornata e la’ davanti ci resta per tutto il giorno. I compagni di viaggio sono gente tosta, che questa tappa condizionano e segnano in profondità. Va via dopo 80 km, dopo una serie impressionante di attacchi e contro attacchi, portati anche dal nostro Vincenzo Nibali. Alla fine con Filippo vanno via Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), Clément Champoussin (AG2R Citroën), Luis Leon Sanchez (Bahrain Victorious), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Kenny Elissonde e Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Raul Garcia Pierna (Kern Pharma) e Marco Brenner (Team DSM). Sappiamo come è andata a finire, ma questi ragazzi, oggi, sono stati l’inizio di tutto.