A chiarire le varie voci che si erano diffuse durante il Giro d’Italia su un’eventuale Grande partenza della corsa rosa da Pescara, è stato Maurizio Formichetti, referente per RCS delle tappe in Abruzzo.
Durante il convegno sul ciclismo nell’ambito della manifestazione “Usa la Bici” organizzato da Vasto Bike, Formichetti ha voluto chiarire le vere intenzioni della Regione Abruzzo riguardo il Giro d’Italia 2023.
«Mi dispiace che si sia parlato di Pescara come Grande partenza del Giro il prossimo anno, perché le cose non stanno in questo modo - ha spiegato Formichetti a Vasto –. Voglio precisare che l’intera Regione si è candidata per ospitare la prossima partenza del Giro, per tanto è corretto parlare dell’Aquila, come di Pescara e Chieti, che si sono offerte».
L’Abruzzo già da diversi anni è protagonista del ciclismo di altissimo livello sia per le tappe della corsa rosa, che spesso diventano teatro di battaglie capaci di stravolgere la classifica generale, che di frazioni durante la Tirreno-Adriatico. Le idee sono tante e dopo la tappa sul Blockhaus, tanti Comuni si sono offerti di ospitare la corsa rosa.
«Vorrei dire che anche Avezzano con tutta la zona della Marsica si è fatta avanti e oggi siamo in grado di dire che come Regione siamo in grado di offrire diversi scenari per un appuntamento importante come il Giro d’Italia. Abbiamo pensato inizialmente ad una cronometro sulla via Verde, ovvero la pista ciclabile che costeggia la Costa dei Trabocchi, ma anche una cronoscalata alle porte dell’Aquila. Si potrebbe pensare anche ad una Grande Partenza che coinvolga due province, come Pescara e l’Aquila, oppure Chieti e Teramo. Insomma vogliamo far sapere che l’Abruzzo c’è ed è disponibile e che siamo disposti a sederci con Mauro Vegni ed RCS per organizzare insieme l’inizio della corsa rosa, oppure un arrivo e una partenza di tappa».
Non solo l’Abruzzo si è candidato per ospitare la partenza del Giro del 2023 e si ipotizza anche una nuova partenza dall’estero, con Slovenia o Turchia. «Naturalmente noi siamo felici di portare avanti un progetto che veda l’Abruzzo come punto di partenza del Giro, ma sappiamo anche che ci sono altre regioni, ma anche Paesi stranieri che si sono offerti come noi».
Maurizio Formichetti, che da anni è il simbolo della corsa rosa in Abruzzo, è molto fiducioso ed è certo che nell’arco di un paio di mesi sarà possibile sedersi ad un tavolo e decidere in quale modo l’Abruzzo il prossimo anno farà da cornice alla corsa rosa, se con la Grande Partenza oppure con una o più tappe che in ogni caso potranno essere importante.