Oggi ci sarà l'ultima tappa del Giro d’Italia 2022, la cronometro di Verona che assegnerà la vittoria finale. Ieri sulle strade del tappone alpino, con arrivo al Passo Fedaia, la classifica generale è stata stravolta e adesso in maglia rosa c’è Jai Hindley. L’australiano ha sfilato la maglia di leader a Carapaz e tra i due ci sono 1’25” di differenza, mentre tra l’ecuadoriano e lo spagnolo Landa, ancora terzo, il distacco è di appena 26”. Sappiamo che i favoriti per il successo di tappa saranno Sobrero, con Affini e Van der Poel, ma come sempre in questi casi assisteremo ad una corsa nella corsa. Da una parte gli specialisti delle prove contro il tempo che cercheranno di vincere la tappa e dall'altra gli uomini di classifica che cercheranno di migliorare la loro posizione.
Per capire cosa potrebbe accadere, dobbiamo prendere le ultime prove a cronometro in cui i tre corridori che guidano la classifica si sono misurati fra loro. Richard Carapaz e Jai Hindley si sono affrontati otto volte in una cronometro individuale, con l'ecuadoriano che ha primeggiato sette volte, ma con una differenza veramente minima. Nella Tirreno-Adriatico di quest'anno, al Giro di Catalogna del 2021 e al Giro 2019 le distanze erano molto simili alla cronometro che oggi si correrà a Verona, dove i km da affrontare saranno 17,4. Andando a recuperare i risultati, possiamo vedere che Carapaz ha avuto un vantaggio di 18, 32 e 6 secondi sull’australiano, poco se si pensa che il distacco adesso tra loro è superiore al minuto.
Negli scontri tra l’ecuadoriano e l’australiano, Hindley ha avuto la meglio solo nel 2018 quando, nella cronometro della sedicesima tappa della Vuelta di Spagna, finì con un vantaggio superiore al minuto, ma in quella occasione i km percorsi erano stati 32.
Diversa è la situazione di Carapaz con lo spagnolo Landa. Negli ultimi scontri diretti nelle prove a cronometro, Carapaz è sempre stato in vantaggio. Va detto però che nelle due volte su otto in cui Landa ha battuto il capitano della Ineos-Grenadiers, il distacco è stato importante. Basta guardare alla cronometro del Tour de France del 2020, dove lo spagnolo fece segnare un vantaggio superiore ai 4 minuti, mentre nella cronometro del Giro del 2019, i secondi guadagnati da Landa sul suo avversario erano stati di 15”.
Alla fine, anche se Carapaz ha quasi sempre battuto i suoi due avversari, a Verona sarà difficile per lui andare a riprendere la maglia rosa ma dovrebbe essere facile difendere il secondo posto.
Naturalmente gli imprevisti e i colpi di scena non mancano mai nel ciclismo e negli ultimi anni abbiamo assistito ad almeno due ribaltoni nei grandi giri, con una cronometro messa l’ultimo o il penultimo giorno di corsa. Al Giro 2017 Tom Dumoulin tolse la maglia rosa a Quintana l’ultimo giorno, con la cronometro di Milano, mentre nel 2020 al Tour de France sulla Planche des Belle Filles Roglic consegnò la maglia gialla a Pogacar per una manciata di secondi. Oggi lo spettacolo non mancherà e, anche se sarà difficile, sorprese e ribaltoni non sono completamente da escludere.