UDOG è un marchio giovanissimo che produce calzature da ciclismo, un marchio nato dalle idee coraggiose di Alberto Fonte, manager molto conosciuto nel mondo bike. Ho avuto la fortuna di poter provare il modello Cima, il top di gamma della collezione, un prodotto notevole, fresco e decisamente particolare. Su tutto spiccano i lacci, chiusura tradizionale impreziosita dal Pocket Tongue System (PTS), ma anche la tomaia knit, ventilatissima e la bella suola in carbonio con indice di rigidità 11.
Non partono sconfitte ,anzi lottano alla pari
UDOG è un termine anglosassone che rappresenta un atleta dato per perdente in partenza, insomma, quello sfavorito che deve combattere con i giganti. Sebbene la presenza di veri colossi sul mercato, UDOG ha qualcosa di particolare, una serie di piccoli dettagli che fanno notare i prodotti di questa azienda. Partiamo dal prezzo, anche se solitamente non mi soffermo su questi aspetti. La scarpa, pensata in Italia e realizzata all’estero, esce con un prezzo di 250€ e ha il grande pregio di battersi con concorrenti che costano 100/ 200€ in più. Detto questo, il posizionamento di Cima sul mercato nella categoria “top di gamma”, posizionamento meritatissimo, rende onore a UDOG e alle scelte fatte da Fonte.
Suola spettacolare, ottimo lavoro
La suola ad alto contenuto di carbonio ha una scala di rigidità “UDOG” di 11, un valore che per voi può dire poco, ma vi assicuro che è una struttura decisamente ben fatta, confortevole e rigidissima. In questa parte viene ricavato anche un canale di ventilazione, perfetto sia nella zona di ingresso che di uscita verso il tacco. Dal punto di vista estetico, il lavoro è di assoluto pregio, dalla finitura satinata fino al marchio, quasi lucido. La suola incorpora una tacco stabilissimo e ben profilato e un puntale, anch’esso perfettamente integrato nel design della stessa.
Tomaia Knit, leggera come un calzino
La tomaia Knit è un altro elemento caratterizzante per la scarpa Cima, infatti, è in gran parte la responsabile di tanta ventilazione e tanto comfort. Lo strato knit è differenziato in base alle zone, ad esempio, è più leggero in punta e più strutturato nelle parti laterali che contengono il piede nelle fasi di compressione sui pedali. Sappiate per che la forma di questa calzatura è ibrida, ovvero, in punta è più larga della norma e particolarmente accogliente, mentre si stringe nella parte posteriore chiudendosi in un tallone contenitivo. Lungo la tomaia sono evidenziabili due elementi chiamati TWS ( due V ribaltate ), il sistema con cui UDOG permette a due tensori di passare sulla tomaia fino alla suola interna. Questi diventano fondamentali nell’allacciatura, visto che due passanti per lato vengono attraversati dai lacci. In questo modo non si allaccia solo la scarpa, ma si avvicina il piede alla suola e la suola al piede. Nei punti di passaggio tra una trama e l’altra troviamo strisce di TPU, perfettamente in tinta con le due colorazioni scelte da UDOG, un bianco ghiaccio e un bellissimo e profondo nero.
I lacci? Più che attuali sulle Cima
Heritage, questo è vero, del resto i lacci sono una vera rievocazione, ma sono molte le soluzioni studiate dalle case per reinserire i lacci tra li vari modelli. Una volta allacciata la scarpa, il fiocco trova spazio all’interno della bellissima linguetta che si abbassa in avanti e finisce a scomparsa sotto una bella banda elastica. Il modello Cima si inserisce con merito tra le scarpe più leggere in circolazione, un modello perfetto per la bella stagione. Messe sulla bilancia, il 43.5 pesa poco più di 250 grammi, un lavoro ottimo.
Le impressioni? Un modello maturo, privo di difetti
La calzata è comodissima, un vero salotto e questa è stata la prima impressione ottenuta provandole. L’allacciatura è bella da vedere e lo stesso vale per la tomaia ma la suola mi fa letteralmente impazzire, un lavoro davvero ottimo. Credetemi, non è facile ideare una suola originale, funzionale e prestante come questa, partita vinta a mani basse da UDOG, quindi assegno un punteggio altissimo per questo elemento. La struttura Knit non è una novità ma UDOG ben la interpreta perfezionando il tutto con il sistema TWS che assicura alla chiusura un vero potenziamento ( lo apprezzerete in fase di trazione sui pedali ). L’allacciatura ( non serve esagerare ) e la linguetta proiettano il modello Cima nel futuro, nonostante si tratti di elementi tipici delle calzature d’epoca. Il piede trova un alloggiamento sicuro e spazioso in punta, evitando così i terribili indolenzimenti causati dalle punte strette. Nonostante la notevole rigidità della suola, fattore che vi rende molto reattivi sui pedali, la scarpa calza comoda come pochi top di gamma sanno fare. Cima è la scarpa che non ti aspetti, semplice se vista superficialmente, ma incredibilmente ben realizzata e dotata di accorgimenti tecnici notevoli. UDOG, ottimo lavoro.