Volta pagina, serenamente e convintamente, con quel sorriso dolente che spera di poter mostrare al mondo il prossimo anno. Gianni Moscon non è tipo che si perde in parole e nemmeno in opere, ma si affida alle missioni, agli obiettivi da centrare e il prossimo anno lo farà con i “celesti” dell’Astana di Beppe Martinelli.
Oggi Alessandra Giardini ha raccolto su “La Gazzetta dello Sport” una sua lunga intervista, dalla quale emergono alcuni passaggi importanti. Messe alle spalle le preoccupazioni per il suo cuore, Gianni ha da poco ricominciato ad allenarsi in vista del debutto. «Aspetto la bici nuova a ore, poi riprenderò anche su strada», dice. Paura per il cuore? «Un po’ sì. Ma quando ho capito che non sono in pericolo di vita e che posso continuare a correre mi sono tranquillizzato». E le vacanze? «Qualche giorno in giro con Alida, in Italia. A noi basta stare a casa insieme per essere felici».
Grandi le aspettative per questo bravo ragazzo, che spesso viene “disegnato”, come una Jessica Rabbit. «Mi dicono continuamente che mi vogliono capitano per le classiche… e spero di tornarmi a divertire. Penso che all’Astana sarò ancora più spensierato, quando fai le cose con naturalezza arrivano i risultati migliori».
E poi dal neo “celestino”, un ringraziamento al Ct “azzurro”. «Il Cassa è stato forse l’unico che ha sempre creduto in me, sempre. E la sua fiducia è stata tutto: in azzurro ho sempre dato il meglio di me e mi dispiace tantissimo di non avergli portato il Mondiale. Ma spero di lavorare ancora con lui in un futuro non lontano».
Se il futuro è lontano, l’immediato è dato da una Roubaix da vincere: visto anche il passato. «Ci ho pensato e ripensato tante di quelle volte. È inutile, è andata così, e non è colpa di nessuno… Ho sperato che vincesse Sonny per rendere tutto meno amaro… Invidia? Tantissimo. Vincenzo (Nibali, ndr) ha detto che vorrebbe debuttare alla Roubaix per aiutarmi a vincerla? Enzo ha una classe esagerata, è uno dei più grandi della storia. Averlo al mio fianco sarà stupendo».