La nazionale italiana con le sue donne ha portato tante medaglie al ciclismo e tra le tante campionesse c’è Marta Bastianelli, che domani partirà per il suo quinto Mondiale. Marta sarà l’elemento esperto della squadra, insieme a Elisa Longo Borghini: lei che ha già indossato la maglia iridata e quella di campionessa europea conosce meglio di chiunque le corse e le strategie delle avversarie.
«Avremo sicuramente un Mondiale molto bello con tantissimo pubblico. Dovremo correre per 157,7 km, una distanza importante e non tutte sono abituate. Solo ieri ho potuto vedere il percorso, ma già sulla carta mi ero fatta un’idea, perché ricalca quello della Freccia del Brabante».
Marta Bastianelli è un’atleta esperta, che può ricoprire diversi ruoli. Sa attaccare e allo stesso tempo può essere un’ottima regista, capace di interpretare la corsa e cogliere le intenzioni delle avversarie. «Alcune sono strade dove abbiamo già corso e qui in Belgio i tracciati spesso hanno le stesse difficoltà».
Marta Bastianelli vuole fare bene in questa prova iridata e si impegnerà con tutte le sue forze, affinchè la squadra possa ottenere il miglior risultato possibile. «Sarà importante per noi correre con tanto pubblico, le gare in Belgio senza la gente sulle strade erano veramente tristi e come abbiamo potuto vedere anche in televisione il pubblico qui ti da veramente tanto calore».
Per Marta in questo Mondiale ci sarà subito la selezione e sarà facile capire chi potrà giocarsi la vittoria. «Queste sono in cui dove la selezione avviene in modo naturale, le atlete che non hanno forza a sufficienza o hanno gestito male la corsa si spengono come candele. Noi correremo compatte e la nostra caratteristica è proprio quella di saper fare gruppo. Siamo un team di esperienza ma ci sono anche le giovani che potranno fare la loro esperienza».
Non sono tante le nazioni che potranno fare la differenza e le favorite sono sempre le stesse, anche se delle individualità possono sempre uscire. «Le favorite come sempre saranno le olandesi, loro vengono con un gruppo di 8 capitane e ognuna di loro ha possibilità di arrivare prima. Noi cercheremo di correre sulle loro ruote perché sarà il modo per uscire e andare lontano. Un Mondiale è una corsa particolare e possono esserci anche dei jolly che escono all’improvviso nel finale. Mi viene in mentre per esempio la svizzera Reusser e anche nella Danimarca e nella Svezia possono esserci ragazze che se ci seguono possono diventare pericolose».
Marta Bastainelli è a fine contratto con la sua Alè BTC Ljubljana e nel suo futuro ci sono tante cose da decidere, ma tutto questo accadrà dopo questo Mondiale. «Per il momento l’unica certezza rimane la mia vita con le Fiamme Azzurre e la mia famiglia. Sto aspettando di vedere come andranno avanti dei progetti molto belli con la Alè, ma dobbiamo ancora vedere tutto».