Romagnolo di Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, Filippo Baroncini ha cominciato con il ciclismo dopo aver tentato con altri sport: “La prima volta che sono salito su una bici avevo 10 anni. Nessuno mi ha mai fatto pressioni, anzi. Ho provato tanti sport: ho giocato a calcio e non andavo male, ma in testa avevo sempre e solo la bicicletta. Ho iniziato per gioco, ora è una professione”.
Campione Italiano a cronometro, vincitore della crono al Giro d’Italia U23 di Guastalla, la Pessano Roncola, la seconda tappa all’Etoile d’Or (Francia) e l’argento all’europeo di Trento su strada il bottino finora in questa stagione.
L’anno scorso due successi, a San Michele di Piave e nella Vicenza-Bionde, sesto al tricolore su strada di Imola. Da Juniores sei successi, il terzo posto nel Campionato Italiano di Loria (sesto in quello a cronometro) e la partecipazione in maglia azzurra al Trofeo Centro del Morbihan, Francia. Il suo sogno è la Milano-Sanremo: «l'importante è avere l'occasione giusta e un pò di fortuna. Sono giovane e ho tanto da imparare, ma mi sento forte, sono consapevole dei miei mezzi e non mi demoralizzo mai”.
Classe 2000, compleanno in agosto, Baroncini abita con i genitori Carlo (origini siciliane), rappresentante per una ditta di impianti di verniciatura, e Lara che lavora nella azienda agricola di famiglia a Cà di Lugo. Mentre il fratello, Matteo, gioca a calcio nel campionato di Eccellenza con la squadra del Sant'Agata, e ha un negozio di toelettatura. Fidanzato con Alessia, laureanda in Economia, alto 188 centimetri per 75 di peso, Filippo prima di diplomarsi in Ragioneria (indirizzo turistico) all'Istituto Tecnico Commerciale di Ravenna, ha fatto l'alberghiero. Difende i colori della Colpack Ballan di Beppe Colleoni. Passerà professionista con la Trek Segafredo.