Nella sua guerra ormai personale, Patrick Lefevere non ha vinto contro Sam Bennett: obbligato dai regolamenti UCI, sarà costretto a pagare all’irlandese lo stipendio per intero.
Venerdì a Koolskamp, Sam Bennett correrà con la maglia Deceuninck - Quick-Step: sarà per lui la prima volta dal Tour dell’Algarve dopo il quale ci fu l’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dalle corse. Anche se apparentemente stava bene, Bennett non veniva più convocato alle corse per decisione di Lefevere che, considerandolo non in forma, continuava a lasciare a casa l’irlandese, ormai a fine contratto.
Il rapporto tra il velocista e Patrick Lefevere si è inasprito, al punto che il team manager ha minacciato azioni legali e l’irlandese per tutta risposta ha firmato un contratto con la Bora-Hansgrohe. Tornando alla questione dei regolamenti UCI e allo stipendio dimezzato, in base ai regolamenti internazionali una squadra può ridurre del 50% lo stipendio di un corridore se questo non partecipa alle corse per tre mesi consecutivi. Lefevevre aveva trovato così il modo per punire Bennett, ma il corridore è stato più furbo e con l’aiuto della sua federazione ciclistica, ha trovato il modo per essere convocato ai Campionati Europei di Trento.
Bennett è partito a Trento, ma poco dopo si è fermato: il percorso era probabilmente troppo duro per lui ma questo ai fini legali conta poco, perché con la sua partecipazione alla corsa italiana, ha trovato il modo di chiudere il suo periodo di inattività.
Un'altra regola dell'UCI stabilisce che quando le squadre si rifiutano di convocare i corridori in forma, per un periodo superiore a sei settimane, questo viene considerato un grave errore. Lefevere è uno che non si arrende e quindi, se i regolamenti hanno stabilito che Bennett deve correre, il numero uno della Deceuninck-Quick Step ha deciso che l’irlandese fino al fine dell’anno non perderà più una gara, anche se questo dovesse comportare dei lunghi trasferimenti per il corridore.