A dominare sul sesto traguardo della Vuelta di Spagna è stato Magnus Cort, il danese della EF Education che è riuscito a non farsi riprendere da Primoz Roglic. «Quando a 150 metri dalla fine della corsa ho visto che stava arrivando Roglic, sono andato più veloce che potevo e così sono riuscito a tagliare per primo il traguardo».
Magnus Cort è stato uno dei protagonisti della fuga iniziale e, nonostante il gruppo gli sia andato contro negli ultimi metri, il danese è stato il più forte, resistendo agli attacchi di Roglic che voleva conquistare tappa e maglia di leader della corsa.
«Questa vittoria è veramente speciale per me perché ho vinto in un modo diverso. Le ultime tappe che ho vinto sono state tutte in volate di gruppo. Sono molto felice di aver dimostrato di potercela fare anche su altri terreni. Questa volta sono partito da una fuga e ho vinto su una salita impegnativa come questa». Sicuramente il finale di questa frazione è stato molto insidioso e Cort, non aveva la certezza di poter ottenere il successo.
«Era difficile capire se avrei avuto la possibilità di vincere e quanto divario ci fosse con i miei inseguitori. Il gruppo è stato veloce prima della salita tanto che gli uomini della classifica generale hanno guadagnato posizioni».
Per il danese questa tappa è stata particolarmente angosciante, non solo perché non aveva certezze di vittoria, ma anche per il fatto che aveva consumato tantissime energie e per lui, è stato difficile trovare le ultime forze per arrivare al traguardo. «Potevo vedere che avevo ancora un piccolo vantaggio e per vincere dovevo arrivare al traguardo il più velocemente possibile. Ho guardato dietro di me quando ero molto vicino al traguardo, c’era Roglic che stava arrivando e adesso sono veramente felice di averlo lasciato alle mie spalle. Ho corso con tutte le energie che mi erano rimaste e per fortuna sono riuscito a lasciarmelo dietro».