I grandi e beneamati ciclisti olandesi lo hanno sempre distinto bene il traguardo delle corse più importanti, e sia stato pure merito degli occhiali ad esempio per Janssen Raas Knetemann...
Ma curiosamente la Van Vleuten che arriva seconda ieri alle Olimpiadi di Tokyo e festeggia come avesse invece vinto l’ oro, ignara che da oltre un minuto era già arrivata trionfante l’ austriaca Kiesenhofer, ci riporta alla memoria un analogo episodio di 50 anni fa.
Parliamo della Milano - Sanremo del 1970, e della miracolosa vittoria per distacco di Michele Dancelli, che in lacrime rompeva quel giorno una sequela di sconfitte italiane alla ‘classicissima’ lunga ben 17 anni...
E del secondo arrivato di quel 19 marzo, l’ olandese Gerben Karstens, che anticipava di poco il gruppo dei più immediati inseguitori, esultando sul rettilineo canonico di via Roma, come avesse invece vinto lui.
‘Non lo avevo visto mica partire, Dancelli....’, si giustificava mortificato, svanito l’equivoco, l’ elegante campione di Leiden. Distratto invero dal progetto già dichiarato del destino sportivo, esattamente come ieri a Tokyo Annemiek Van Vleuten, che della Kiesenhofer ancora in fuga per la vittoria aveva smarrito l’ esistenza.