«Siamo alloggiati a circa 100 km da Tokyo, sul lago Yamanaka, a 1000 metri di altitudine. È la nostra prigione dorata in Giappone quindi fuori dalle polemiche e dai rumori della grande città. L'albergo è molto confortevole ed è una fortuna perché non ci è dato di uscire se non per gli allenamenti». Inizia così il 'reportage' sui primi giorni in Giappone che Davide Cassani, commissario tecnico della squadra azzurra di ciclismo, affida a Facebook. La formazione è composta da Vincenzo Nibali, Gianni Moscon, Giulio Ciccone, Damiano Caruso e Alberto Bettiol.
E ancora: «Ieri abbiamo cercato di farci una corsetta ma ci sono venuti a prendere per le orecchie e ci hanno rimesso a cuccia. Non scherzo, ci hanno rincorso e ordinato di tornarcene in hotel, naturalmente abbiamo obbedito. La cucina? Dico solo che abbiamo con noi Mirco, cuoco che ci siamo portati dall’Italia ed è davvero un fenomeno.
Oggi siamo usciti alle 10 e siamo andati alla scoperta degli ultimi 150 km della corsa olimpica. Che caldo… e che salite, soprattutto l’ultima: Mikune Pass, pendenze anche al 15%, farà molto male anche se dalla vetta mancheranno ancora 33 km. Anche il Mont Fuji non è male: 14 km al 7% e finalmente siamo riusciti a salire in bici perché normalmente questa strada è vietata sia ai pedoni che ai ciclisti (c’è il casello per pagare il pedaggio, vedi foto, ndr). Come dicevo il caldo è asfissiante e sicuramente sarà un problema per tanti. Ieri abbiamo visto la prima salita, oggi la seconda e la terza, domani vedremo gli ultimi 5 km, quelli dell’autodromo e avremo 3 giorni per ripassare il tutto. Si, dobbiamo studiare e anche tanto».