Il Tour de France non è andato nella direzione in cui volevano Richard Carapaz e il team Ineos Grenadiers. L’ecuadoriano, vincitore del Giro nel 2019, non è riuscito a fare la differenza in questo Tour anche se spesso è stata la sua squadra a tirare in salita. “Il podio è oramai quasi deciso - ha detto un po’ sconsolato Carapaz al termine della tappa - il nostro intento era quello di vincere la tappa”.
Nella 18a tappa della Grande Boucle, l'ecuadoriano ha potuto ancora una volta seguire i suoi due avversari Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e soprattutto Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Carapaz ha approfittato dell'ottimo lavoro della sua squadra, durante tutta la giornata, e così ha tagliato il traguardo al 3° posto a soli due secondi dalla maglia gialla. Ma la grande soddisfazione per il vincitore del Tour di Svizzera è arrivata con il crollo di Rigoberto Uran che gli ha permesso di assicurarsi quasi matematicamente il podio.
"Sono molto contento, dopo l'incredibile lavoro della squadra, il nostro obiettivo era provare a vincere la tappa e ci abbiamo provato fino alla fine. Sapevamo che i nostri avversari erano più forti e siamo molto contenti del risultato che abbiamo ottenuto”.
La Ineos in questo Tour era venuta con l’intento di vincere la corsa, ma Pogacar è stato imbattibile e Vingegaard è uno che in si è arreso. “Non c'era niente da perdere per noi oggi. Mancano due giorni alla fine della corsa e dobbiamo provarci sempre, perché tutto può succedere, ma penso che il podio sia quasi deciso. È stata una tappa difficile. Siamo andati molto forte e non abbiamo mai mollato e il risultato è buono perché eravamo in lotta per la vittoria di tappa”.