Mentre Ineos, Jumbo-Visma e UAE Emirates puntano alla conquista della maglia gialla con calma, per poi portarla fino a Parigi, Julian Alaphilippe vuole subito togliersi il pensiero e prendere la maglia già in Bretagna, con un successo di tappa. «Con Van Aert e Van der Poel non si sa mai cosa potrebbe accadere – ha detto Alaphilippe -, ma c'è già una serie di opportunità già nelle prime tappe».
Il campione del mondo è diventato padre la scorsa settimana e, dopo i momenti di festa a casa, con la testa è ormai alla corsa gialla, pronto a non farsi scappare la prima occasione. Il campione della Deceuninck-Quick-Step partirà tra poche ore per il suo quinto Tour de France. Ha già vinto cinque tappe e ha indossato la maglia gialla per diversi giorni. «Sono molto felice di essere al via di questa corsa per la quinta volta - ha detto alla stampa - perché il Tour è sempre un momento speciale della stagione. Sono arrivato con ambizioni e molta motivazione. Voglio fare bene e portare un risultato alla mia squadra che è qui per sostenermi».
Sarà un Tour de France diverso dallo scorso anno, siamo alla seconda edizione della Grande Boucle dell’era Covid e il pubblico ci sarà ma sarà più controllato. «Voglio godermi questo Tour e anche il pubblico che potrà assistere sia alla partenza che all’arrivo. Anche questo renderà speciale la corsa».
Il percorso sarà un po’ più classico rispetto allo scorso anno e questo renderà la corsa, aperta a molti più corridori. «Abbiamo fatto ieri la ricognizione della prima tappa. Ci sarà un bel finale, molto più difficile di quanto immaginassi e sono contento di averlo potuto visionare. Quel finale è più duro di quanto mi aspettassi, più difficile della tappa con arrivo al Mûr-de-Bretagne che incontreremo domenica».
In Bretagna ci saranno quattro frazioni e anche i tracciati che all’apparenza sembrano semplici, in realtà nascondo delle insidie. «Le prime due tappe hanno finali adatti a me, ma ovviamente anche ad altri corridori come Wout van Aert, che è diventato campione belga, e Mathieu van der Poel. Non sai mai cosa accadrà con loro in corsa. Sarà una finale interessante e sarà importante dosare bene lo sforzo, perché affronteremo finali di tappa che potrebbero far male a diversi corridori. Ci sarà sicuramente molto nervosismo, molti puntano alla maglia gialla, proprio come me, quindi questo renderà i primi giorni molto caotici».
Alaphilippe ha lavorato molto anche sulle prove a cronometro e la prima la incontreranno nella quinta frazione. Saranno 27 chilometri piatti da Changé a Laval (Espace Mayenne) e il francese si dovrà confrontare con gli specialisti delle prove contro il tempo.
«Al Giro di svizzera ho preso confidenza con la cronometro, ma qui ci sono molti più specialisti e non sarà un tracciato proprio per me. Darò qualsiasi cosa per conquistare la maglia gialla e mantenerla. Per quanto riguarda la classifica, faremo un bilancio dopo la prima settimana. Come abbiamo fatto nel 2019, voglio rimanere concentrato sulla prima settimana e non su quello che verrà dopo. Sarà molto difficile ripetere quello che ho fatto due anni fa. E’ un Tour più adatto a me, perché ci sono meno arrivi in salita, ma aspettiamo e vediamo cosa accadrà, prima di decidere qualsiasi cosa».