La Ineos Granadiers ed Egan Bernal ieri sono riusciti a vivere una tappa tranquilla e a recuperare energie: sarà oggi una tappa importante per loro, nella quale dovranno controllare e difendere la maglia rosa e, se ci sarà l'occasione, attaccare per aumentare il vantaggio sugli avversari.
«Sarà sicuramente una tappa difficile per tutti, sappiamo che il meteo non sarà a nostro favore perché sarà freddo. Per noi è stato importante aver recuperato, mangiare bene ed essere mentalmente preparati per affrontare una tappa che potrebbe essere decisiva».
La frazione di oggi farà male a tanti corridori, da Sacile si arriverà a Cortina d’Ampezzo, dopo 212 chilometri e salite importanti. In ordine il plotone dovrà affrontare la Crosetta, Passo Fedaia, Passo Pordoi e Passo Giau dal quale una lunga discesa porterà la corsa al traguardo. «Io e la mia squadra siamo pronti e saremo ben coperti per affrontare le temperature della montagna. E’ un altro giorno in maglia rosa e vogliamo continuare così».
La tappa di ieri è stata difficile nel finale per la pioggia e il vento, ma prima ancora per una caduta che coinvolto molti corridori. «All'inizio doveva essere una tappa veloce, avevamo il vento a favore, poi c’è stata la caduta, per fortuna non eravamo lì in quel momento, purtroppo sono cose che succedono in corsa. Nel finale pioveva e c'era stanchezza, per fortuna abbiamo recuperato e siamo pronti per questa giornata». Egan e i suoi a fine tappa pensano solo a recuperare sia fisicamente che mentalmente e solo la mattina, durante la riunione che precede la gara, pensano a come affrontare la giornata.
«Alla fine di ogni tappa pensiamo solo a recuperare dalle fatiche della corsa e mangiare nel modo giusto. Affrontiamo un giorno alla volta, cercando di rimanere sempre concentrati».
Egan soffre il freddo, questo fu il problema di quando arrivò in Italia e nel finale ci sarà una lunga discesa da affrontare verso il traguardo. « All’inizio quando sono venuto in Europa soffrivo molto il freddo, ma sono ben protetto. Non ho paura di quella discesa. Sono preparato per ogni possibile scenario. Non puoi vincere questo Giro pensando che ci sia solo la salita. Alcuni della mia squadra hanno già lavorato molto per me e iniziano a sentire la stanchezza. Ma la maglia rosa ti da delle responsabilità e va bene così. Siamo qui per vincere il Giro. Sappiamo che non potremo rispondere a tutti gli attacchi ma ci proveremo».