Il Giro d’Italia ha perso oggi uno dei suoi big: si tratta di Mikel Landa, della Bahrain Victorious, caduto a 4 km dal traguardo. In un tratto rettilineo, la maglia azzurra Dombrowski ha colpito un addeto alle segnalazioni che con la bandierina indicava la presenza di uno spartitraffico, Lo statunitense è caduto sulla destra e ha travolto proprio Landa.
«Non sappiamo se sia la clavicola o il polso – ha detto Franco Pellizotti, direttore sportivo della Bahrein Victorious subito dppo il traguardo – ed è un grosso dispiacere per tutto noi. Landa era il nostro capitano, ma il nostro Giro va avanti».
La caduta di Mikel landa è apparsa immediatamente grave e lo spagnolo è rimasto a terra senza riuscire ad alzarsi, ma sempre cosciente e collaborativo. E’ stato portato via in ambulanza e adesso verrà sottoposto ai necessari accertamenti clinici. «Mikel era venuto per vincere il Giro. Fortunatamente abbiamo una squadra forte e possiamo contare ancora su Pello Bilbao e Damiano Caruso. Purtroppo queste cadute fanno parte del gioco, oggi è toccata a noi. Pello e Damiano sono andati bene e andremo avanti con loro. Questa sera parleremo e cercheremo di capire come proseguire la nostra corsa».
Per quanto riguarda la classifica generale, Damiano Caruso è in undicesima posizione con un ritardo di 1’43” da De Marchi, mentre Bilbao al 21° posto a 2’12”. A causa delle cadute il Giro rischia di perdere un altro corridore importate, il russo Pavel Sivakov. Il corridore della Ineos Grenadiers è caduto a 15 km dal traguardo dopo essersi arrotato con un compagno di squadra. E' apparso subito molto dolorante, ma è riuscito a risalire in bicicletta e atagliare il traguardo scortato da un compagno di squadra. Dopodiché, come ha confermato Matteo Tosatto, il russo è stato portato in ospedale per accertamenti.
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