La tappa con arrivo a Sestola, come promesso, ha ribaltato la classifica generale: lo statunitense Joe Dombrowski ha sognato il colpo doppio ma alla fine si è dovuto... accontentare della vittoria, lasciando la maglia rosa ad Alessandro de Marchi, giunto secondo.
«Purtroppo la mia vittoria di oggi non è stata sufficiente per prendere anche la maglia rosa – ha detto il corridore dell’UAE Emirates – ma sono ugualmente felice perché ho conquistato una tappa al Giro d’Italia ed è un grande risultato».
Una tappa difficile oggi, nella quale la pioggia e il vento hanno reso più difficile la corsa e la vittoria non era scontata per nessuno. «Sono molto contento di quello che sono riuscito ad ottener oggi. Era difficile calcolare cosa sarebbe successo in corsa, perché nessuno poteva sapere cosa avrebbero fatto gli uomini di classifica».
Nella frazione con partenza da Piacenza e arrivo a Sestola, il percorso era insidioso e corridori di punta come Almeida, Mollema e Fabbro si sono trovati in difficoltà. La Ineos ha sacrificato Ganna in favore di Bernal, mentre lo statunitense è entrato nella fuga giusta e ha ottenuto un grande successo. «Era veramente difficile capire cosa sarebbe successo, se gli uomini della classifica generale si sarebbero battuti anche per il successo di tappa e se saremmo stati ripresi dal gruppo».
Il finale è stato veramente incerto: «Mi sentivo bene negli ultimi 50 chilometri e non volevo lavorare troppo e consumare troppe energie, perché sapevo che l'ultima salita era molto dura. Fortunatamente sono riuscito a staccare anche De Marchi, ma non è stato abbastanza per prendere anche la maglia rosa. Comunque la vittoria di tappa è veramente un bel modo per concludere questa giornata incredibile».
Dombrowski è stato bravo oggi ed è riuscito a calcolare tutto, ma dovrà lavorare ancora per avere il primato nella classifica generale. «Quando ho visto il distacco salire a otto minuti, ho capito che avevamo buone possibilità di arrivare. Ma la collaborazione era difficile nel gruppo e ho faticato a trovare momenti per riposarmi». Lo statunitense ha fatto i suoi ragionamenti scegliendo proprio la ruota di De Marchi vivere un finale da protagonista. «Nel finale sapevo che De Marchi era il più forte, quindi se fossi rimasto alla sua ruota sarei stato in una buona posizione ed è quello che ho fatto».
Dombrowski adesso è secondo in classifica generale e ha conquistato il primo posto della classifica riservata agli scalatori. «Negli ultimi chilometri della salita mi sentivo bene, quindi ho deciso di attaccare e ne è valsa la pena: la soddisfazione per questo successo di tappa rimane comunque enorme».