A 28 anni Tim Merlier vive a Novara una delle giornate più importanti della sua carriera: «È la mia prima partecipazione al Giro, la mia prima vittoria in un grande giro, sicuramente non me la scorderò e sono orgoglioso di questo successo. La squadra ha fatto un grandissimo lavoro negli ultimi chilometri, abbiamo speso molte energie, ma alla fine Krieger mi ha portato in posizione perfetta e ho lanciato la mia volata. Questa è stata davvero una vittoria di squadra».
Il belga della Alpecin Fenix è al suo quarto successo in questa stagione e subito dopo il traguardo ha alzato le dita a comporre la doppia W per dedicare il successo alla memoria di Wouter Weylandt, ricordato anche da tutto il gruppo prima della partenza a dieci anni dalla scomparsa.
Merlier racconta così la volata: «Sapevo in anticipo che la rotonda sarebbe stata importante: in quel punto era fondamentale essere ben posizionati. I miei compagni di squadra mi hanno poi messo in una posizione perfetta: alla fine sono partito a circa 250 metri dal traguardo, lontano forse ma questa si è rivelata la mossa giusta. Sono partito e mi sono detto: più veloce, più veloce, più veloce...».
E poi Merlier rivela: «La preparazione fatta con la mia ragazza (Cameron Vandenbroucke, ndr) ha portato il risultato sperato e questo è davvero bellissimo. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato nelle ultime settimane: ho lavorato tanto per questo mio primo Giro, da molto sapevo che questo sarebbe stato il mio obiettivo, lo desideravamo tutti e ci siamo riusciti. Questa mattina nnoi della Alpecin ci credevamo, volevamo questo successo e abbiamo lavorato in maniera perfetta».
Tim Merlier è il primo belga a vincere una tappa in volata al Giro, proprio dai dai tempi di Wouter Weylandt nel 2010. Ha conquistato la maglia a punti e la tappa di Novara, proprio dove Eddy Merckx aveva vinto. «Conosco la storia della vittoria di Eddy Merckx e mi emoziona un po’ e sono super orgoglioso».