Non è esagerato definire che l’Italia intera ha ricordato oggi i 100 anni dalla nascita di Alfredo Martini, leggendario c.t. azzurro per 23 anni, figura mitica dello sport italiano nel mondo. Basta vedere quanti sono stati i messaggi i ricordi, le testimonianze, ospitate dai vari social, dedicati a questo personaggio inarrivabile per dignità e onestà, quanto bravissimo nel ciclismo al quale ha dedicato 80 anni della sua vita, soprattutto per gli altri. Due i momenti di rilievo ed anche emozionanti che hanno segnato il 18 febbraio 2021. Il primo nella sua Sesto Fiorentino dove ha abitato per tantissimi anni, dove presso la Biblioteca Ragionieri si è tenuto il ricordo istituzionale con il presidente della Regione Toscana Eugenio Gianni che ha definito Martini “un fuoriclasse della vita”. Per il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi presente anche il vice ed assessore allo sport Damiano Sforzi, Alfredo è stato “non solo un grandissimo nello sport e del ciclismo, ma anche uomo che saputo indicare a tutti la strada giusta”. Il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco Martini è stato “immenso, ha dato tantissimo al ciclismo e alla Federazione che non lo dimenticherà mai”. Di Rocco ha voluto ricordare un aneddoto di Alfredo negli ultimi tempi. “Caro presidente tutti coloro che vengono a farmi visita dicono che sto bene. Mi toccherà alla fine morire stando bene di salute”.
Nella sala della biblioteca, le due figlie di Martini, Silvia e Milvia, i nipoti e sette campioni del mondo del pedale: Giuseppe Saronni (1982), Moreno Argentin (1986), Maurizio Fondriest (1988), Gianni Bugno (1991 e 1992), guidati da Alfredo, più Mario Cipollini (2002), Paolo Bettini (2006 e 2007), Alessandro Ballan (2008) definiti “figli” di Martini. Mancava il solo Francesco Moser (1977) per un improvviso impegno. Tra i presenti il presidente del Comitato Toscano di ciclismo Saverio Metti, e Marco Mordini, suo fido accompagnatore e scudiero. Da Sesto a Calenzano (a proposito di questo tragitto la pista ciclabile sarà intitolata a lui) per la premiazione agli iridati del ciclismo al Design Campus dell’Università di Firenze, dove Martini è stato celebrato come maestro e uomo di sport, alla presenza del sindaco di Calenzano Riccardo Prestini, del C.T. azzurro Davide Cassani “quanto ho imparato da lui e quanti insegnamenti mi ha dato quale inimitabile maestro”, degli ex campioni Andrea Tafi e Daniele Bennati, di Franco Vita, per oltre mezzo secolo al suo fianco, autista in mille trasferte. Ed anche qui emozioni e applausi.