«Prendetevi cura gli uni degli altri, questo virus non è andato via». Egan Bernal ha voluto salutare il vecchio anno con queste parole, in un intervento fatto a Caracol Channel, nella sua Colombia. Bernal si è soffermato sul dramma che sta vivendo il suo Paese, con le tante vittime del Coronavirus, ma ha parlato anche della speranza di tornare a correre. La Colombia chiude l’anno con un triste primato legato alla pandemia: 1.614.822 contagiati e 42.620 morti in dieci mesi.
Il campione della Ineos Grenadier si sta preparando per il Tour de France e spera di ripartire a febbraio con i campionati nazionali. «Dovrò allenarmi molto duramente. Dovendo essere sincero, sto preparando il Tour de France, è la gara più importante del mondo. Spero di tornare in gara ai campionati nazionali che, mi auguro, si possano disputare il prossimo febbraio».
Il colombiano si sta riprendendo dai problemi legati alla scoliosi, il 2020 non è stato il suo anno migliore, ma i riconoscimenti per lui non sono mancati.
«A poco a poco l'infiammazione diminuisce, sto pedalando da alcuni giorni senza dolore, ma penso che il recupero richiederà un po’ più di tempo».
E’ tornato dove è nato Bernal, nella sua Zipaquirá, per ritirare il premio di miglior atleta dell’anno, meritato per aver conquistato nei campionati nazionali la medaglia d'argento nella prova su strada e il bronzo nella cronometro, oltre al successo nella Route d'Occitaine. «E’ stato importante per me ricevere questo premio, sono stato veramente orgoglioso, perché sono stato scelto dalla mia gente, nella terra in cui sono nato e cresciuto».
Il campione del Tour de France 2019, ha concluso il suo intervento ricordando le vittime che il Covid-19 sta facendo nel mondo e in particolare nella sua terra. Il Sud America ad oggi risulta una delle zone del pianeta più colpite e anche per questo molte gare sono state annullate. «Abbiate pazienza, prendetevi cura gli uni degli altri e tenete presente che questo virus non è andato via...».