È reduce da un mondiale di grande successo, c'è il Giro che incalza, poi la questione Lega, le elezioni federali, il 2021 agonistico da programmare...: sono giorni davvero intensi per il presidente federale Renato Di Rocco.
«Partiamo dalla grande soddisfazione per i mondiali - spega Di Rocco a tuttobiciweb -, è stata un'edizione bellisima che ha portato l'Italia al centro del mondo, non solo al centro del ciclismo. In un momento difficile per tutti gli sport - gli esempi di calcio e tennis, per citarne due, sono soto gli occhi di tutti - il ciclismo italiano si è messo in mostra con grande successo. Ed ora ci aspetta il Giro d'Italia, un appuntamento che tutto il Paese aspetta e che l'emergenza della pandemia rende ancora più difficile organizzare, ma sono ottimista e credo che vivremo una grande edizione».
Soddisfazione anche dal punto di vista sportivo.
«I risultati sono stati eccellenti, l'oro di Filippo Ganna è storico, visto che l'Italia non aveva mai vinto il titolo mondiale della cronometro. E il bronzo di Elisa Longo Borghini conferma la bontà del lavoro che la nazionale femminile svolge da anni con impegno. Con queste medaglie sono arrivato a quota 683 allori sotto la mia presidenza: 266 ori, 191 argenti e 226 bronzi. Un bel bottino e un grande applauso agli atleti e ai tecnici che con il loro lavoro lo hanno reso così ricco».
Presidente, ha deciso la data dell'Assemblea? E, soprattutto, ha deciso se ricandidarsi?
«La data dell'Assemblea non è ancora stata fissata, ma ricordo che lo statuto federale ci pone come data limite il 15 marzo. La mia candidatura? Sto riflettendo, mi prendo ancora qualche settimana, diciamo che entro la fine del Giro d'Italia o subito dopo comunicherò la mia decisione. Ho visto che alcune federazioni importanti hanno già rinnovato, alcune addirittura con un candidato unico... Mi sto chiedendo se alal mia età valga ancora la pena di mettersi in gioco o meno».
Intanto si è dimesso Enzo Ghigo dalla presidenza della Lega Ciclismo Professionisti.
«Mi spiace molto per questa decisione, perché il presidene Ghigo durante il suo mandato ha svolto un lavoro prezioso, molto importante per tutto il nostro movimento. Non sarà facile trovare un sostituto alla sua altezza, ma è un problema che certamente affronteremo nelle prossime settimane».