Poteva essere una sfida impossibile, una di quelle a cui rinunciare a prescindere vista la gravità innegabile della situazione, ma il Giro Rosa ha resistito e non ha mai pensato di arrendersi. Rischiava di saltare tutto, causa pandemia e caos mondiale che ne è conseguito, ma in poco più di un mese gli organizzatori - un salto mortale dopo l’altro - sono riusciti a mettere in piedi la corsa in barba a gli innumerevoli impedimenti.
Certo, niente Giro d’Italia femminile a luglio, almeno per quest’anno, ma con due mesi di ritardo si è pronti a tornare in pista. Dopo le ascese alpine della passata edizione che hanno interessato l’estremo Nord Italia, questa volta la corsa andrà verso Sud attraversando Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Puglia.
Non ci sarà la montagna tipica di un Giro tradizionale, ma le tappe disegnate dagli organizzatori lasciano poco spazio ai convenevoli. Basta dare uno sguardo sommario all’altimetria per rendersi conto di cosa stiamo parlando: non c’è nessuna tappa completamente piatta e adatta per le velociste. C’è poco da gioire per le atlete che nei 9 giorni di gara non ne avranno nemmeno uno per prendere fiato: ad attenderle ci saranno continui sali e scendi e scalate che potrebbero nascondere numerose insidie. E attenzione al chilometraggio: la lunghezza di molte tappe di certo non perdona.
Si partirà domani con una cronometro a squadre da Grosseto, ma già dalla seconda frazione inizierà la sfida per le donne di classifica. Si andrà poi in Umbria con l’arrivo in salita di Assisi, nel Lazio con il circuito di Terracina. Nella parte finale si passerà dalla Campania alla Puglia per concludere alla grande a Motta Corvino.
Sulla carta è un giro rosa molto versatile, adatto non a scalatrici pure, ma a passiste che sono sempre pronte a dire la loro. Quest’anno potrebbe esserci la chance di rivedere un italiana regina della corsa, ma mai dire mai, le olandesi sono la grande insidia e di certo il loro terreno di battaglia non è solo la salita, ma nessuno è da sottovalutare. Sarà una competizione molto aperta, questo sì, forse come non lo era da alcuni anni e proprio per questo sarà ancora più bello seguirla metro dopo metro.
1^ TAPPA: GROSSETO-GROSSETO (16,8km)
Il Giro Rosa incomincia con una cronometro a squadre, unica prova contro il tempo prevista per le ragazze. Una tappa piatta e molto veloce, chi vorrà puntare alla classifica generale dovrà far muovere tutte le proprie compagne nel modo giusto
2^TAPPA: CIVITELLA PAGANICO-ARCIDOSSO (124,8 km)
Già dalla seconda tappa si inizia a fare sul serio, la frazione presenterà parecchi sali e scendi tra cui il gpm di Seggiano che potrà fare la differenza.
3^ SANTA FIORA- ASSISI (142,2 km)
Sale il chilometraggio ma aumentano anche le difficoltà e una cosa è certa: chi vuole provare a portarsi a casa la vittoria finale non potrà distrarsi. Il menù della giornata prevede diversi sali e scendi per terminare con un arrivo in salita ad Assisi che sarà anche gpm di 3^ categoria.
4^ ASSISI-TIVOLI (170,3 km)
Tappa che sulla carta è per passiste scalatrici, ma questa volta a dare filo da torcere alle atlete sarà il chilometraggio, parecchio impegnativo per una corsa femminile. A metà gara ci sarà il gpm di Arrone di 3^ categoria, ma non bisogna sottovalutare l’arrivo in pendenza.
5^ TERRACINA-TERRACINA (110,3 km)
Sarà l’unica vera tappa per ruote veloci, ma tutto è per il momento solo sulla carta: le velociste del gruppo dovranno vedersela con il gpm di 2^ categoria di Madonna della Civita posizionato a poco più di 20 km dall’arrivo.
6^ TORRE DEL GRECO-NOLA (97,5 km)
Il Giro Rosa arriva in Campania con una frazione che ben si addice alle attaccanti grazie a dei sali scendi non troppo impegnativi. L’unico gpm di giornata è di 3^ categoria ed è posizionato nella prima parta della tappa.
7^ NOLA- MADDALONI (112,57 km)
Tappa che si snoda tra la provincia di Napoli e di Caserta. Nel finale ad attendere le atlete ci sarà un circuito da ripetere 2 volte con il gpm di 3^ categoria di Valle Maddaloni.
8^ CASTELNUOVO DELLA DAUNIA- SAN MARCO LA CATOLA (91,49 km)
Con la penultima tappa del Giro rosa si arriva in Puglia e già si intravede il traguardo finale, ma le asperità non sono di certo finite. Le scalatrici e le atlete ai primi posti della generale saranno chiamate all’adunata per un arrivo in salita con gpm di 2^ categoria. Guai a chi non si farà trovare pronta.
9^ TAPPA MOTTA CORVINO- MOTTA CORVINO (109,8 km)
Ultima fatica per le ragazze del Giro Rosa che dovranno affrontare per ben 4 volte un circuito che presenta non poche asperità. E per non farsi mancare nulla ci sarà l’ennesimo arrivo in salita, questa volta valevole come gpm di 3^ categoria e che incoronerà la regina della corsa.