L’edizione 2020 del Grande Trittico Lombardo sarà un’edizione eccezionale a causa delle norme anti Covid imposte dall’Unione Ciclistica Internazionale e soprattutto sarà la prima corsa ciclistica italiana, dopo la ripartenza, in presenza del pubblico. È stato un lavoro duro, quello portato avanti dalle società organizzatrici, che sono state in grado di creare un protocollo tale da permettere la presenza degli appassionati sul percorso, ma anche di garantire una totale sicurezza.
«Per il giorno della corsa abbiamo prescrizioni ben precise. Il Grande Trittico sarà la prima competizione con la presenza di pubblico e il fatto che ci sia proprio in Lombardia dà un segnale veramente importante – spiega Renzo Oldani, presidente della Società Binda -: per noi, dal punto di vista organizzativo sarà una vera e propria sfida, ma ci teniamo a sottolineare che saranno messe in campo norme tali da garantire sia ai corridori che ai tifosi un’assoluta sicurezza».
Ma quali sono queste regole rigide? Eccole: distanziamento sociale, mascherine per tutti, misurazione della temperatura e sanificazione per le mani. Saranno presenti tre macro aree: Zona bianca, Zona Gialla e Zona Verde, ciascuna con accesso limitato a seconda delle autorizzazioni. Al pubblico sarà dedicata la zona bianca che avrà un numero di accessi contigentato al fine di garantire un adeguato distanziamento, favorito anche da segnali che verranno apposti sulla strada. Tutti i tifosi potranno accedere alla zona dell’evento soltanto previa registrazione sul sito del Trittico Lombardo, verrà consegnato un accredito via mail che sarà da mostrare nel momento dell’ingresso nelle zone relative».
Sarà un protocollo molto rigido quello messo in campo dagli organizzatori, a cui sono da aggiungere ulteriori segnali di distanziamento presenti sul luogo dell’evento e un alto numero di funzionari sparsi per tutte le zone di partenza e di arrivo che forniranno assistenza e daranno la possibilità anche di accreditarsi sul posto.