Davide Ballerini, classe 1994 di Cantù, dall’inizio di quest’anno si è trasferito a Vacallo, nel Canton Ticino, alle porte di Chiasso. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente ieri, dopo un allenamento di cinque ore, e ci ha raccontato le sue sensazioni in vista della ripresa: «Qui in Svizzera non hanno mai vietato gli allenamenti su strada e quindi ho sempre continuato ad allenarmi normalmente, anche se con un gruppo di corridori più ristretto (cinque massimo non di più, come previsto dalla legge, ndr). I controlli sono stati molti, sono stato fermato più volte ma non ho mai avuto problemi, mi hanno ricordato di essere prudente e di rispettare le giuste distanze. Ho alternato la bici da strada con la mountain bike, oltre agli esercizi a corpo libero per cercare di mantenere una buona condizione fisica. I rulli? Sono sincero e ammetto di non esserne un amante, li uso solitamente quando fuori piove o fa molto freddo. Comunque in questi due mesi senza corse ho partecipato ad alcune gare organizzate dalla mia squadra in collaborazione con Zwift: è stata una bella esperienza che ci ha consentito di essere vicini seppur distanti» spiega il portacolori della Deceuninck - Quick-Step.
E aggiunge una previsione su quella che sarà la ripresa: «Ho visto il nuovo calendario stilato dall’UCI. Penso a quando riprenderemo ma temo che non sarà semplicissimo, ci saranno molte corse concentrate in pochi mesi ed alcune sovrapposizioni purtroppo, ma era inevitabile. Penso che tutti i corridori cercheranno di presentarsi alle corse nella miglior condizione possibile. Lo farà chi non ha un contratto in scadenza e vuole ovviamente dimostrare il suo valore, lo faranno coloro che, essendo in scadenza di contratto, vorranno giustamente giocarsi nel miglior modo possibile le carte a disposizione in vista della prossima stagione. Io sono tranquillo, con la mia squadra ho firmato anche per il 2021, ma confesso che una battuta d’arresto così non ci voleva. È stata dura fermarsi a stagione iniziata, quando gli obiettivi cominciavano a profilarsi all’orizzonte. È stata e sarà sicuramente una stagione atipica ma non vedo l’ora di ripartire. Con la squadra non ho ancora fatto un programma preciso, ma penso che a breve tutto inizierà a prendere forma, seppur lentamente. Almeno è quello che spero».