Nel dramma che viviano in questi giorni, servono anche queste, le notizie che strappano un sorriso. Notizie che ci regala la cronaca locale, in questo caso della provincia reggiana ma è un dettaglio: potrebbe essere avvenuto ovunque nel nostro Paese.
Storia di quattro persone colte a bighellonare,persone a cui è stato contestato il reato 650 del Codice penale: «Inosservanza dei provvedimenti
dell’autorità». Durante i controlli due ciclisti sono stati denunciati penalmente in quanto non stavano usando la bici per andare a fare la spesa o per motivi connessi al loro stato di salute, come previsto dall'ultimo decreto della Presidenza della Regione: volevano solo fare un giro.
Uno è stato fermato in pieno centro di Albinea, il secondo sperava di sfggire all'attenzione pedalando sulle stradine di campagna di Pecorile. «Il loro abbigliamento - hanno spiegato dal Comando della Polizia Locale ai colleghi del Resto del Carlino - non lasciava dubbi sulla loro intenzione di fare un giro "ludico/sportivo", vietato dalla ordinanza Bonaccini, quando effettuato non vicino alla propria abitazione, abitazione che nei due casi era distante diversi chilometri e in uno addirittura in un altro comune».
Ma non è tutto: in un parco di quartiere ad Albinea un uomo è stato trovato a sedere su di una panchina a fumare e a giocare con il cellulare. E dove si era seduto? Naturalmente sotto il cartello apposto dal Comune in cui si spiega che l’uso dei parchi è interdetto per cercare di limitare il contagio.
Il quarto denunciato rischia molto di più di 3 mesi di arresto: ha insultato e deriso gli agenti. Quando è stato intercettato, ha inveito i vigili che lo
volevano identificare, poi li ha minacciati. E, prima di saltare in auto e scappare, in segno di schermo verso gli agenti si è abbassato i pantaloni. Ma compiendo il nobile gesto, ha perso il documento di identità. E poco dopo gli agenti hanno suonato alla sua porta e sventolando la carta d'identità gli hanno chiesto «Per caso è sua, questa?...».