È scesa la notte ad Abu Dhabi, notte illuminata dalle luci artificiali che disegnano le avveniristiche skyline. È scesa la notte ma non ci sono novità per gli oltre 500 membri della carovana dell'UAE Tour. Da 24 ore sono chiusi nei loro hotel sull'isola di Yas, attendono comunicazioni ufficiali dopo essere stati tutti sottoposti a tampone per il coronavirus.
In realtà i comunicati sono stati due: quello dell'Abu Dhabi Council, che guida il comitato organizzatore, annunciava la sopensione della gara in seguito a due casi di positività al coronavirus. E quello dell'Uci ribadiva dil concetto parlando, invece, di sospetti casi di coronavirus. Una differenza non da poco, quella tra casi positivi e sospeti casi positivi.
Le voci si sono rincorse per tutto il giorno passando da duecasi a quattro, per poi scendere a tre, per tornare ad essere solo casi di normale inflenza...
Per il resto, nulla di certo da segnalare se non che nel loro albergo i corridori hanno potuto finalmente lasciare le loro camere, molti hanno trascorso qualche ora in piscina e a cena si sono ritrovati tutti insieme, mentre i giornalisti sono ancora confinati nelle loro camere e sono stati avvisati che anche la colazione domattina - dopo il pranzo e la cena - sarà servita loro direttamente in camera con prodotti sigillati.
Era atteso un comunicato alle ore 15 italiane con i risultati dei test, poi si è parlato delle 17 e quindi di un nuovo ritardo ma la realtà è che fino ad ora, quando mancano pochi minuti alla mezzanotte degli Emirati, non c'è nulla di sicuro. E la quarantena continua.