Arrivati a ¾ del Tour de Langkawi, con 6 tappe andate in archivio (più Criterium iniziale) e 2 ancora da correre (più Classica finale), abbiamo realizzato una tripla intervista ai direttori sportivi delle tre squadre italiane presenti qui in Malesia. Con uno sguardo a questa corsa e all’intera stagione.
Qual è il bilancio di questa settimana di gare in Malesia?
MARIO MANZONI – BARDIANI CSF FAIZANÈ
«Lascerei sospeso il giudizio. Non abbiamo uomini classifica, abbiamo provato a star vicino a Pelucchi e Lonardi che però non sono scalatori (il miglior risultato della squadra finora è il 3° posto di Pelucchi ieri nella 5^ tappa, ndr). Del resto siamo a inizio stagione, dobbiamo conoscere bene i ragazzi, creare l’amalgama e capire la condizione, peraltro il un clima caldissimo. E vincere non è mai facile, serve pazienza: questa è una corsa davvero tirata, si va sempre forte, con tante fughe».
FRANCESCO FRASSI – VINI ZABÙ KTM
«Abbiamo deciso di partire tranquilli, non al 100%. Le gare più importanti iniziano in primavera. Questa è utile per trovare la condizione giusta in chiave futura. Visto che il percorso era legato alla tappa di Genting Highlands, siamo venuti qua senza velocista. Risultato: non abbiamo vinto tappe (l’anno scorso Simone Bevilacqua, un passista, vinse una tappa perché riuscì ad anticipare la volata) ma i nostri Fortunato e Bongiorno sono gli unici corridori di squadre italiane nella top 10 della classifica generale al momento».
GIAMPAOLO CHEULA – ANDRONI GIOCATTOLI SIDERMEC
«La corsa è partita in salita, col nostro potenziale uomo classifica Kevin Rivera che è stato male nei giorni precedenti e ha preso subito 12 minuti di ritardo. E a ciò si è aggiunto il ritiro di Chirico: già eravamo in 5 uomini, così ci siamo ritrovati addirittura in 4. Considerando che Rivera si è ripreso e ha vinto la tappa più importante, a Genting Highlands, e che il nostro velocista Pacioni ha quasi sempre centrato la top 10 di tappa e sfiorato il podio, il bilancio è assolutamente positivo».
Cosa vi aspettate dal resto della corsa?
MANZONI: «Speriamo di vincere una tappa o la classica per poter tracciare un bilancio positivo di questa esperienza malese. Siamo fiduciosi».
FRASSI: «Non abbiamo la sindrome del risultato, vedremo cosa sarà nelle ultime due tappe e nella Classica. Sono il primo che vuole far bene, ma non bisogna rimanere delusi. Certo, se due scalatori puri come Bongiorno e Fortunato vanno forte anche su pendenze 3% vuol dire che stanno bene…».
CHEULA. «Domani ci aspetta una tappa piana e poi l’ultima con più avvallamenti, che può portare situazioni più variegate (percorso simile per la Classica del 15, per la quale dovrebbe rientrare Chirico). In 4 non possiamo inventarci troppe cose, cercheremo di stare lì con le altre squadre e aiutare Pacioni».
Allargando la visuale, quali sono gli obiettivi di questa stagione? A maggio c’è il Giro…
MANZONI. «Una squadra come la nostra deve onorare ogni corsa. Il Giro è importantissimo, inutile negarlo. Vogliamo arrivarci nella migliore condizione possibile e la possibilità di giocare più frecce. Vincere una tappa sarebbe davvero meraviglioso. Non bisogna partire battuti per correre bene e acquisire visibilità».
FRASSI. «Abbiamo un organico dall’età media piuttosto bassa, sarà una bella lotta decidere il roster per il Giro. Ecco, sì, quello è l’obiettivo principale. Non la classifica ovviamente, ma provare a prenderci una tappa. Oltre al Giro, c’è poi il campionato italiano. Queste sono le due gare che ci possono aiutare di più a trovare sponsor nuovi per aumentare il budget. Nel ciclismo ormai si vive anno per anno, come in generale nel mondo del lavoro in Italia».
CHEULA. «Veniamo da un inizio stagione più che positivo, con già 7 vittorie (5 al Tachira, una alla San Juan e quella di Genting Highlands qua in Malesia). Poi inizia il calendario italiano, con Coppa Italia, Tirreno-Adriatico… e naturalmente il Giro. È la corsa più importante: l’approcceremo come sempre, con tanta grinta per non passare da comparse. L’anno scorso abbiamo anche centrato una vittoria con Masnada e vari podi. Successivamente affronteremo il calendario francese. Le maglie rosse saranno sempre protagoniste. Viel ha parlato di mentalità propositiva della Androni? Essere nel vivo di ogni corsa è il nostro biglietto da visita. È quello che ci inculca Gianni Savio».
Mettendovi nei panni di un d.s. di un team di World Tour, su quale corridore della vostra squadra puntereste qualche soldino?
MANZONI: «Abbiamo un bel mix di corridori giovani e di esperienza. Non si possono fare figli e figliastri, tireremo fuori il meglio dall’organico. Una cosa che mi farebbe piacere è ritrovare Albanese».
FRASSI: «Per un direttore i suoi corridori sono i migliori del mondo. Ad ogni modo, sarebbe facile dire Visconti, che è abituato a vincere gare importanti e sarà il nostro faro. Ma a 37 anni il suo ormai l’ha fatto. Per il futuro dico Marengo: è diventato professionista tardi, ma può essere valido per il World Tour, è un passista veloce che tiene bene in salita. Angelo Citracca ci ha scommesso molto e lui ha ripagato la fiducia l’anno scorso vincendo una tappa al Tour of Utah».
CHEULA: «Dalla massima categoria ce ne hanno già presi tanti, noi sforniamo e promuoviamo nella massima categoria molti giovani. E anche quest’anno abbiamo ottimi corridori».
LA CLASSIFICA GENERALE DEI CORRIDORI DELLE 3 SQUADRE ITALIANE AL TOUR DE LANGKAWI, DOPO 6 TAPPE SU 8 (ricordiamo che i corridori in tutto sono 117 e il leader è l’italiano Danilo Celano, della malese Sapura, con 21h17’33’’)
8. Lorenzo FORTUNATO (Vini Zabù) +1’56’’
10. Francesco Manuel BONGIORNO (Vini Zabù) +2’12’’
26. Giovanni LONARDI (Bardiani) +8’32’’
32. Kevin RIVERA (Androni) +10’32’’
43. Daniel SAVINI (Bardiani) +17’13’’
46. Leonardo TORTOMASI (Vini Zabù) +19’35’’
56. Luca PACIONI (Androni) +24’42’’
66. Fabio MAZZUCCO (Bardiani) +29’36’’
74. Alessandro MONACO (Bardiani) +37’08’’
77. Alessandro PESSOT (Bardiani) +38'28’’
80. Alessandro IACCHI (Vini Zabù) +39’11’’
85. Mattia VIEL (Androni) +41’12’’
88. Simone BEVILACQUA (Vini Zabù) +42’08’’
89. Mattia BEVILACQUA (Vini Zabù) +42’09’’
104. Matteo PELUCCHI (Bardiani) +52’25’’
109. Nicola VENCHIARUTTI (Androni) +56’11’’