Ci sono le aziende che lavorano per aiutare i pedalatori ad alleviare la sofferenza, permettono loro di andare al lavoro in modalità green. Allargano il mercato della bici e avvicinano nuovi fruitori, impegnandosi a realizzare dei prodotti in linea con le normative europee che stabiliscono un limite di velocità a 25km/h.
Sono le aziende che lavorano seriamente: investono in ricerca e sviluppo, in nuove idee e proposte totalmente differenti, sarà il tempo a dire se avranno avuto ragione.
Ci sono poi i soliti furbetti del motorino, lo speed tuning, quelli che ti spiegano che un motore più essere portato a 50 all’ora senza problemi, che con 500 euro puoi acquisire 5 sofisticazioni per 5 mezzi differenti. E si può fare di meglio: se hai 4 amici, puoi scegliere di avere tu quella performante a 50 km/h e da 45 km/h per i tuoi amici. Sarai sempre primo.
Qui a Eurobike hanno pure uno stand e sono presenti in varie nazioni con loro rappresentanti.
Non è uno scherzo e si profila una questione abbastanza seria. Una sorta di braccio di ferro tra produttori e sofisticatori. Infatti le aziende hanno fatto più volte sapere che in caso di sofisticazione i nuovi motori verranno bloccati. Per risolvere il problema, e sbloccare, si deve andare presso un concessionario ufficiale che via remoto si collega con la casa costruttrice per ripristinare l’uso. L’altra cosa da sapere è che al 3° di questi tentativi il motore cessa di funzionare.
Tenete presente che il tuning è un’infrazione della legge.. se una bici supera i 25 km/h cessa di essere tale e viene ritenuta un motociclo. Pertanto deve avere assicurazione per responsabilità civile, la targa ed un’ eventuale patente per il conducente.
Lasciamo che le bici restino tali e i motorini pure.