Il modello SLR di Selle Italia è uno di quei prodotti che ha fatto davvero storia, diciamo un classico intramontabile. Raffinata nel design e portata al massimo delle sue prestazioni grazie a materiali e soluzioni tecniche derivate direttamente dal mondo della formula 1, la classica SLR a cui siamo abituati è ora affiancata da una versione Boost, corta e larga, ben più del modello originale.
L’evoluzione delle selle pare proprio questa, ed è così che nell’ultimo biennio abbiamo assistito alla nascita di un nuovo filone, quello delle selle più corte e più larghe rispetto a quelle a cui eravamo abituati. Selle Italia percorre la sua strada e arriva a questa nuova generazione di SLR dopo aver dato vita a diversi modelli così definiti nelle due ultime stagioni. Il mito SLR si è evoluto con raffinate tecnologie e lo fa come al solito con un primato visto che SLR Boost con i suoi 122 grammi è la sella short-fit più leggera sul mercato
SLR Boost è elegante e raffinata come la tradizionale SLR insegna e nonostante la sella sia lunga 248 mm rispetto ai 275 mm della versione tradizionale, la sagoma appare comunque proporzionata e abbastanza slanciata. Nella parte utile in cui la sella raggiunge i 70mm di larghezza la seduta può sfruttare una generosa comodità. Il lungo e ampio canale scarica le pressioni in eccesso e si dimostra ancor più prezioso vista la larghezza della parte posteriore.
La cover micro forata stabilizza ancor di più la posizione dell’atleta in sella offrendo un grip che non si rivela mai eccessivo. La punta è stata così disegnata per migliorare la fase di spinta sui pedali e consentire alle gambe un movimento libero. Selle Italia raccomanda di utilizzare la linea nera lucida applicata alla parte inferiore della scocca per montarla nella posizione corretta, un dettaglio grafico che indica la posizione del BRB ( Biomechanical Reference Point ), ovvero, quel punto in cui la sella raggiunge i 70mm di larghezza.
Per farla breve, è da questa posizione che occorre prendere le varie misure per determinare il corretto posizionamento. Il telaio « carbo keramic rail » sfrutta al meglio le potenzialità del carbonio potenziandolo con uno strato di ceramica per proteggere la struttura da eventuali danni. L’imbottitura ha il pregio di non essere eccessiva ma di essere ben posizionata laddove serve realmente.
Su strada SLR Boost funziona davvero bene e si conferma comodissima fin dalla prima uscita. Dopo aver seguito i consigli di Selle Italia per il corretto posizionamento della sella, ho dovuto solo fare due piccoli aggiustamenti durante l’uscita per trovare la mia posizione perfetta. Le forme di SLR Boost sono comunque generose e la struttura ben accompagna il movimento generato dalla pedalata. Le flessioni non sono eccessive, merito di uno scafo abbastanza rigido e di un rail compatto e resistente, soprattutto nella sua parte anteriore.
La finitura bucherellata del rivestimento e i dettagli rossi riportati su cover e scocca sono incredibilmente race e fanno in modo che la versione SLR Boost Superflow Kit Carbonio aggiunga carattere a qualsiasi bici. Penso che SLR Boost sia una sella short-fit di ultima generazione, un prodotto in cui lunghezza e larghezza hanno trovato un perfetto equilibrio. La schiuma utilizzata per l’imbottitura è davvero soffice e comoda, più di quanto vi aspettereste da una sella da gara. SLR Boost ha il merito di fornire performance e leggerezza in abbondanza ma fa tutto offrendo anche un comfort che ci si aspetterebbe probabilmente da una sella più turistica.
Vi ricordo che nuova Selle Italia SLR Boost è disponibile in quattro versioni diverse, la TM con carro in manganese, la KIT Carbonio, la TI316 e la SLR Boost Lady con carro in TI316 e maggiore imbottitura in gel che unitamente alla tecnologia Superflow regala un comfort superlativo. Tutte queste versioni sono disponibili nelle taglie S ( 130x248mm ) ed L ( 145x248mm ) mentre i prezzi vanno dai 109.90€ della SLR Boost TI316 fino ai 299.90€ della SLR Boost Kit Carbonio Superflow.