Uno dei grandi animatori della fuga odierna è stato Daniel Oss, trentino come Trentin e grande amico di Matteo: «Oggi avevo una grande chance e qualche rimpianto mi resta. In corsa ci siamo parlati con Matteo, sapevamo che nel finale ci sarebbero stati attacchi ed eravamo pronti. Io sono entrato nella fuga, sono entrato nel gruppetto degli undici e poi dei cinque: è stato a quel punto che Matteo è scattato un po' come un fagiano...».
E ancora: «Io speravo che restando nel gruppetto di Van Avermaet, Asgeen e compagni potessimo salire con un ritmo migliore, invece ho visto che il passo era stanco. Così hoprovato a dare il buon esempio tirando, ho provato ad attaccare, ho tentato in ogni modo ma non c'è stato verso. Quindi mi devo accontentare del settimo posto e un po' mi dispiace, ma viva l'Italia».