Ci sono degli strani personaggi - che ricordano gli acchiappafantasmi dell’omonimo film - che sono al lavoro sulle strade del Giro. Li potete vedere operare attorno al pullman della Astana o nelle camere d’albergo che ospiteranno i corridori del team kazako. Non solo, giovedì a San Giovanni Rotondo ad accompagnarli c’erano anche i Nas,i ricercatori e gli studenti dell’Università di Bari. Chi sono e cosa fanno? Semplice, sono gli operatori della Infinity Biotech, azienda piacentina specializzata nella sanificazione e nella disinfezione.
Il loro compito è quello di bonificare e sanificare ogni giorno il pullman della Astana e le camere d’albergo, per cercare di ridurre al minimo la presenza di virus e bacilli e consentire quindi una maggiore tranquillità ad atleti che a fine tappe si presentano con un fisico “stressato” e quindi con il sistema immunitario debilitato.
Ogni giorno, un’ora prima dell’arrivo dei corridori il pullman dell’Astana viene chiuso e sanificato per essere praticamente sterile quando arrivano i ciclisti. E lo stesso vale per le camere d’hotel. L’operazione dura 25 minuti e permette di assicurare la massima pulizia agli uomini del team.
L’idea è venuta a Maurizio Gandini, titolare della GM di Varese, che ha incontrato sulla propria strada Roberto Facchini della Infinity Biotech dopo aver saputo che i tecnici di quella società erano riusciti a debellare il virus dell’ebola dalle sale operatorie degli ospedali nigeriani.
«Sapendo che nel ciclismo la corsa ai “marginal gains” è continua - spiega Gandini a tuttobiciweb - ho proposto questa soluzione alla Astana, l’hanno accettata e siamo quindi impegnati a tutta in questo Giro d’Italia. Ma già altre formazioni di livello mondiale ci hanno contattato in vista del Tour de France».
Un’attività di altissima professionalità, che la visita del Nas e dell’Università di Bari, nella persona della professoressa Maria Teresa Montagna, professore ordinario di Igiene, è servita a certificare in maniera riconosciuta: è stata effettuata una serie di ricerche aggiuntive per ottenere maggiori informazioni sul protocollo e sui suoi benefici per la salute.
«Sappiamo tutti - spiega Alexandre Vinokourov - che un ciclista durante un Grande Giro è esposto a qualsiasi tipo di infezione. Quindi, un passo avanti in questa direzione è di grande aiuto per mantenere la salute dei corridori su un buon livello e per proteggerli durante una gara. Dopo un incontro con Infinity Biotech, siamo rimasti impressionati dal lavoro che stanno eseguendo, ci hanno incuriosito e abbiamo deciso di iniziare la nostra partnership».