Matteo Pelucchi ha conquistato il secondo posto nella terza frazione del Tour de Langkawi 2019 con arrivo a Putrajaya, battuto soltanto dalla strategia perfetta della Floyd’s per il nuovo leader McCabe. Il velocista della Androni Giocattoli Sidermec ha anticipato Andrea Guardini regolando il resto del gruppo e, dopo Genting Highlands, punterà al successo per battezzare la nuova maglia.
La stagione è iniziata con quattro top 5 consecutive nelle tappe finali del La Tropicale Amissa Bongo ed è proseguita con alcuni ritiri dovuti a problemi fisici vari, ma ora la condizione sembra essersi messa sul giusto binario. Le sue impressioni dopo l’arrivo.
È arrivato un buon secondo posto oggi.
«Ci hanno anticipato all’ultimo km, sono riuscito a vincere la volata del gruppo, peccato perché poteva essere la prima vittoria in stagione».
Come è stata la tappa?
«Anche oggi è stata lunga, un po’ vallonata, ma niente di speciale. Ci sono tante scaramucce con numerosi attacchi e il gruppo che si divideva e ritornava insieme. Una frazione un po’ nervosa sotto il profilo della tattica, insomma. Nel finale la Bardiani ha iniziato a tirare e siamo riusciti a rientrare sulla fuga».
E lo sprint?
«La volata è stata piuttosto lineare, ma appunto la Floyd’s ha preso velocissimo l’ultima curva ed è riuscita a metterci nel sacco»
Come è iniziato l’anno con la nuova maglia?
«Ho avuto parecchi problemi di varia natura che mi hanno un po’ condizionato. Sono partito per la Malesia senza pretese per ritrovare il feeling con i chilometri e il mio fisico: ieri stavo bene e oggi anche, siamo sulla buona strada. Spero di di ripagare presto la fiducia che la Androni mi sta dando, credono in me».
Come è stato il primo impatto con la Androni?
«Mi trovo molto bene, l’ambiente è più famigliare, tutto è più diretto e semplice».
In squadra c’è un altro velocista come Benfatto: c’è uno dei due che è designato per gli sprint o decidete in corsa?
«Ieri la volata l’ha fatta lui e io gli ho dato una mano, oggi è toccato a me, si vedrà nelle prossime tappe, ma siamo amici e ci sentiamo in corsa per decidere come muoverci in base alle sensazioni e alle gambe».
E domani lavorerete per Kevin Rivera?
«Abbiamo anche Bisolti e Munoz che sono forti. L’obiettivo è lavorare per loro tre e vediamo chi di loro farà meglio, speriamo bene».