Volata contestata per l'assegnazione della vittoria nella quinta tappa del Qinghai Lake Tour 2018: a Bird Island il successo è andato all'australiano Cameron Scott che ha preceduto il rumento Eduard Grosu della Nippo Fantini e il bielorusso Siarhei Paopok. Dopo l'arrivo Grosu ha chiesto l'intervento della Giuria lamentando scorrettezze dell'avversario, ma i giudici hanno confermato l'ordine d'arrivo.
Era dunque la seconda tappa più lunga Tour of Qinghai Lake 2018, 235 km dall’arrivo di ieri ossia la diga di Longyangxia fino a Bird Island, che isola non è quanto una piccola protuberanza sul Lago Qinghai. Il menu metteva sul piatto una salita di terza categoria in partenza, dopo 17,4km. Era un’erta di 12,4 km di terza categoria, ideale trampolino di lancio per gli attaccanti.
E infatti proprio sulla salita si è creata la fuga di giornata con protagonisti quattro corridori: Artur Fedosseyev (Beijing Innova Cycling Team), Gatis Smukulis (Delko Marseille), il nostro Jacopo Mosca (Wilier Triestina Selle Italia) e Sven Van Luijjk (Monkey Town Continental Team) che al primo gpm di giornata sono transitati con 4.30 di vantaggio sul gruppo.
Il tanto preannunciato vento laterale si è manifestato puntualmente una volta raggiunto il lago Qinghai. Il vantaggio dei fuggitivi ha raggiunto il suo massimo, di 6’15’’. I corridori si sono dunque impegnati nella strada parallela allo specchio d’acqua. Esteso per circa 100 km di diametro, è caratterizzato da una profondità modesta e dalla limpidezza dell’acqua, che infatti è anche potabile. Il gruppo si è spezzato in due parti.
Il vantaggio ha iniziato a scendere regolarmente, prima a 5’45’’ e, dopo altri 10 km, sotto i 5 minuti. Una caduta senza conseguenze ha coinvolto il giapponese Hiroki Nishimura (Nippo Vini Fantini) e il colombiano Oscar Mauricio Pachon Melo (China Continental Bank of Gansu). Dopo poco, il gruppo si è diviso in due parti, sotto l’azione intensa del vento laterale dal lago. Ma il gruppo si è ricongiunto dopo poco.
Ai -100km dal traguardo, il gap si è ridotto a 3’05’’ per poi scendere a 2’35’’ a circa 80 km dal traguardo, grazie all’azione della Manzana, squadra del leader della classifica. Più che il ritmo, ancora una volta il vento faceva selezione e a -70 km il gruppone si divideva in diverse parti, mentre i fuggitivi venivano riassorbiti intorno ai -65km.
Sono serviti pochi km prima che si formasse la nuova fuga con dentro Wang Jiancai (Qinghai Tianyoude), Bohdan Musienko (Lvyv), Nazim Bakirci (Torku) e Stanislau Bazhkou (Minsk). Ai -28km il vantaggio era di 1’20’’.
Il forte vento ha caratterizzato anche le ultime parti della tappa con il gruppo che si è frammentato più volte. Sono così giunti in circa 30 sulla rampa finale e Cameron Scott è partito lanciato al meglio dei compagni. Grosu era perfettamente a ruota e si è allargato sulla sinistra per superarlo con una bella progressione, ma l'australiano lo ha ostacolato in almeno un paio di occasioni costringendolo a spezzare l'azione. Sul traguardo è stato impossibile per il campione rumeno sorpassarlo.
L'attesa della giuria è stata piuttosto lunga, ma i commissari hanno deciso per un niente di fatto. Nessun cambiamento nella classifica generale con il colombiano Aguirre saldamente in testa.