Marco Scarponi, fratello maggiore dell'indimentimenticabile Michele, ieri è andato in missione per la Fondazione Michele Scarponi a Roma ed è intervenuto nelle sedi della politica nazionale per portare il suo messaggio a favore della sicurezza stradale. Oggi ci aggiorna attraverso i canali social dell'Associazione nata nel ricordo dell'Aquila di Filottrano.
Ieri in Parlamento si è detto che l'Italia negli ultimi 30 anni non ha mai investito un soldo sulla sicurezza stradale. Piano piano i colpevoli vengono fuori.
Ieri a Montecitorio si è parlato di città a misura di persona, di ridare gli spazi ai pedoni, ai ciclisti, alla mobilità dolce. Alla Vita.
Si è detto che la sicurezza aumenta se diminuiscono i parcheggi e non se si costruiscono le piste ciclabili.
Ieri a Roma mentre fuori dalla finestra fiumi rumorosi di lamiera inquinanti intasavano le vie della città eterna, si è parlato di città senza automobili.
Ieri si è parlato dei diritti dei pedoni. Di tutte le vite spezzate sulle striscie pedonali.
Ieri si è urlato che l'alta velocità delle automobili uccide. Che occorre istallare autovelox anche nelle città e non si capisce perché proprio in quel palazzo non vogliono gli autovelox in città.
Si è parlato di sicurezza nelle città mettendo finalmente al centro della viabilità le nostre gambe e anche i disabili, più esclusi di tutti.
Non si è parlato della distanza da mantenere durante i sorpasso, il famoso #unmetroemezzo, ma ne abbiamo parlato noi e porteremo avanti fino in fondo tutte queste battaglie affinché tutti possano avere diritto a vivere la strada in sicurezza, dai bambini agli anziani, dai disabili agli amatori ai ciclisti professionisti, affinché tutte le morti sulla strada trovino un senso e i loro familiari un centimetro di consolazione sulle strade di un paese civile.
P.s. per fare la rivoluzione in strada occorre un'arma tenera e leggera, perciò ho scelto lei e l'ho chiamata #Aquila2.
Restate con noi. Un giorno saremo il gruppo più grande e più bello che abbia mai pedalato su queste strade maledette e insieme cambieremo tante cose.