Aveva messo le mani avanti Eduard Grosu chiedendo qualche giorno per acclimatarsi all’altitudine elevata di questo inizio di Tour of Qinghai Lake 2018. Lui, che non era con i compagni al raduno di Livigno. E invece, il neo campione nazionale rumeno ha finalizzato al meglio una tappa, la terza, che ha visto la Nippo Vini Fantini non sbagliare nemmeno un colpo.
Grosu si è gestito in salita verso il gpm posto a ben 3820 m, aiutato dai compagni a non perdere troppo terreno così da rientrare nella lunga (e velocissima, si sono toccati i 100km/h) discesa verso il traguardo di Guide. Ecco le impressioni di Eduard pochi secondi dopo aver tagliato il traguardo, a fondo pagina il file audio da ascoltare.
Un’ottima vittoria quella di oggi
«Voglio ringraziare tutti i miei compagni perché in salita hanno impresso un passo molto forte. Nishimura, specialmente, mi ha aspettato insieme a Uchima sulla prima parte della salita. Sono così rientrato sul gruppetto davanti dove c’era Masakazu e alla fine abbiamo raggiunto il gruppo principale ai -25km dal traguardo. Sempre Masazaku ha tirato il gruppo e Natane e Lobato mi hanno tenuto al coperto fino all’ultimo chilometro quando mi sono buttato nella mischia».
E la volata?
«Ho anticipato un po’, ai -500 metri, perché ero abbastanza indietro, ai -300 metri Pacioni mi ha chiuso verso le transenne e ho dovuto frenare, ma sono uscito sulla sinistra e sono riuscito a superarlo. Sentivo davvero una bella gamba oggi nonostante l’altitudine elevata, spero la prossima settimana di ottenere altre vittorie».
Hai completato un lavoro perfetto della squadra oggi.
«Alla fine se non fossi riuscito a rientrare ci sarebbe stato Lobato davanti per tentare la volata. Oggi è arrivato quarto, dunque siamo andati tutti davvero forti. Speriamo di ripeterci nelle prossime tappe, magari già domani lavorando proprio per Lobato, è giusto che ognuno prenda le proprie possibilità».
Oggi siamo transitati a 3820 metri sul livello del mare, sembra che tu abbia ben assorbito l’altitudine
«Ho fatto troppa fatica in vetta in realtà, per rendere l’idea la differenza dei vat era di 50 in meno in cima rispetto all’attacco. E si sentivano».
Hai qualche tappa che hai segnato sul calendario?
«Sicuramente la tappa del lago Qinghai dove l’anno scorso avevo ottenuto un secondo posto e per come mi sento quest’anno ho grande fiducia di conquistarla».
Che emozione provi a vincere con la maglia nazionale?
«È un'emozione forte. È la prima vittoria in Nippo con questa maglia ed è una grandissima soddisfazione per me e, penso, anche per la Romania»