Mantenuti i pronostici per la cronosquadre che ha segnato il debutto della Adriatica Ionica Race 2018 e Elia Viviani veste la prima maglia di leader di questa corsa. Il velocista e olimpionico a Rio 2016 ha guidato il plotoncino blu-bianco sui 23,3 km della Bim.Ciclabile del Piave - Lido di Jesolo transitando per primo sotto il traguardo di Piazza Milano.
La Quick Step Floors ha terminato la prova con un tempo di 25’28’’ con una media di 54,895km/h e Vivani si è vestito di blu (e rosso). Le sue impressioni a caldo. A fondo pagina il file audio da ascoltare.
Come è andata oggi
«Le due locomotive di oggi sono state Niki Terpstra e il giovane Kasper Asgreen, che è arrivato da poco tra i professionisti ma sta facendo già molto bene. Io ho fatto il mio, i miei compagni sono stati molto bravi. Volevamo anche portare davanti Knox e Narvaes con noi perché pensiamo anche alla classifica, c’è una sola tappa difficile e loro possono difendersi bene sul Giau».
Dopo la cronosquadre troverai tappe per te
«Domani partiamo da leader in una corsa che sembra più una Classica che una tappa per velocisti. Ho tutta la volontà di difendere la maglia. Sabato e Domenica sono due ottimi obiettivi, conosco bene il percorso di Trieste e sono curioso di scoprire la penultima frazione con partenza in salita e oltre 200 km di gara».
Che sensazione ti fa essere entrato negli annali come primo leader di questa corsa?
«È molto bello. Questa è una gara collocata in una data perfetta secondo me, c’è chi è qui per affinare la gamba per il Tour e chi per i campionati nazionali che si correranno settimana prossima per tutti. Il percorso è misto perché troviamo la cronosquadre così come tappe per velocisti e il tappone in salita che è degno di un grande giro. Noi velocisti dovremo faticare in questi giorni prima di prenderci qualche soddisfazione».
Come hai sentito la gamba?
«Dopo un grande Giro se non si è esaurita tutta l’energia, si recupera il giusto e si ha un po’ di grinta per allenarsi la condizione è super perché si arriva da tre settimane di blocco di lavoro importante con salite e volate. Mi sono allenato sulla velocità perché si perde un po’ di peso e di potenza e ora sto molto bene. Stringo i denti fino a settimana prossima, poi mi riposerò un po’ e mi preparerò per la seconda parte di stagione».
Troverai bei rivali in volata nei prossimi giorni.
«Sicuramente. I rivali sono sempre determinati e forti. C’è Cavendish che si vuole preparare al meglio per il Tour, per andare in Francia e vincere. Conoscendolo bene sono sicuro che se non ci riuscirà quantomeno ci andrà molto vicino. Lui sarà pronto per sabato e domenica. Nizzolo è al rientro ma è sempre un corridore di livello, da considerare. Anche Trentin arriva da uno stop, ma è tra i migliori corridori italiani e sarà competitivo».
Domani è una tappa un po’ anomala per gli sprinter
«Domani è duretta. Lo strappo di Asolo non è semplice, ci sarà da stringere i denti. Indossare la maglia di leader mi darà un motivo in più. Dopodomani non sarà una frazione per me, partirò senza lo stress di dover far bene, penserò solo a difendermi in vista di Sabato e domenica, ma proverò anche domani di sicuro».
Quali obiettivi vedi davanti a te
«Adesso finisce la prima parte con l’Italiano e trascorrerò tutto Luglio in altura, sicuramente mi vedrete al London Classics e all’Europeo su strada, tenterò anche il bis ad Amburgo. Rimane il punto di domanda se andare alla Vuelta oppure dedicarsi alle corse di un giorno. Vedremo ora la squadra chi convocherà per il Tour e si deciderà per il fine stagione».
Da Lido di Jesolo, Diego Barbera