La nuova maglia rosa ha 19 anni compiuti da poco. Mark Donovan è un talento di cui avevamo già sentito parlare e che oggi è sbocciato in tutto il suo splendore al Giro d'Italia Under 23. Tra le promesse più interessanti e precoci del panorama internazionale, ieri ha promosso l'azione che ha ribaltato la corsa rosa e oggi ha dimostrato di essere tra i più competitivi quando la strada sale.
«Oggi ci credevo, Williams ha attaccato all'inizio della salita, ma io sapevo di dover controllare Osorio, che questa mattina partiva con 39" di vantaggio su di me. Ieri è stata una tappa decisiva, in tanti l'hanno presa sottogamba pensando che non sarebbe successo molto invece... Vestire questa maglia al mio primo Giro è una grandissima emozione. Domani ci aspetta la tappa forse più dura di questo Giro, si dice che la miglior difesa è l'attacco, io sono uno a cui piace correre in modo aggrevviso, speriamo sarà un'altra bella giornata. Sono fiducioso perchè le mie gambe rispondono bene e i miei compagni sono forti» ci ha raccontato dopo le premiazioni mentre sulla pipa della sua bici notiamo che si era segnato i dorsali dei rivali da tenere d'occhio con i rispettivi distacchi in classifica.
Flavio Zappi che l'ha diretto in ammiraglia l'anno scorso, nei giorni scorsi ci aveva preannucciato che avrebbe fatto bene. «Ho iniziato a correre a 14 anni, da junior sono cresciuto nel Team Zappi e quest'anno ho fatto il salto nel team di Bradley Wiggins. Ho avuto occasione di conoscerlo alla presentazione del team a inizio anno, è una bella persona, probabilmente ci chiamerà questa sera per farci i complimenti. Per il futuro mi piacerebbe correre in un team World Tour, ma è ancora davvero presto per pensarci. Questo Giro sicuramente aiuterà a farmi notare... Una dedica per questo traguardo raggiunto? A mamma Annie e papà Peat che ci sono sempre stati e ci saranno sempre, prima e dopo ogni corsa» racconta ancora questo ragazzo classe '99, che ha completato gli studi da poco e d'inverno si diletta con lo sci.